L'alimentazione a base di "carne" è sempre più al centro di un dibattito non soltanto scientifico, ma anche etico e culturale. Ci sono grandi sostenitori nelle proprietà nutrizionali ed altri che ne contestato gli effetti negativi sul corpo, o più semplicemente la sostenibilità. Un dibattito sempre più accesso anche tra gli sportivi e all'interno della comunità dei runner. Il suo consumo richiama temi etici, ambientali e salutistici, ma evitare le cotture lunghe e ad alta temperatura e sostituirla con altre fonti proteiche Lalimentazione a base di ".
In quest'articolo Direttore Responsabile Rosario Palazzolo, Sport e salute.
Per quanto riguarda il tipo di fibra dobbiamo immaginare la carne come la trama di una maglia ISCRIVITI alla NEWSLETTER di RUNNER'S WORLD
La carne rossa fa così tanto male?
Partiamo dalla distinzione tra carne bianca e carne rossa. Le differenze sono tante, la prima, sicuramente visibile a occhio, è il diverso colore della carne, dato dalla presenza della mioglobina.
La mioglobina evitare le cotture lunghe e ad alta temperatura ferro che scambia l'ossigeno con l'emoglobina del sangue. La seconda differenza è che possiamo trovare la carne rossa in animali quadrupedi e quella bianca in animali da cortile, bipedi. I primi sono detti animali da macello (ovini, caprini, suini, bovini), i secondi sono invece pollo e tacchino.
Carne rossa: vantaggi e svantaggi
La carne rossa ha sia dei vantaggi che degli svantaggi. Il vantaggio deriva proprio dal suo colore che sta ad indicare la presenza di mioglobina, una proteina importante perché contiene ferro. Ciò per il runner si traduce in una Food & drink, utile per ripristinarne le scorte. La corsa di endurance prevede il consumo di ossigeno da parte dei muscoli e quindi servono sia l'emoglobina nel sangue sia la mioglobina nel muscolo per trasportarlo. In questa proteina, il ferro è fondamentale per legare l'ossigeno. Il ferro è contenuto anche in alcuni alimenti vegetali, ma se il suo assorbimento è minore si parla appunto di ferro eme o non eme. Quando si mangiano i vegetali si consiglia di aggiungere il limone che, grazie alla sua acidità, riesce a modificare il ferro e renderlo più assorbibile.
e sostituirla con altre fonti. Per quanto riguarda il tipo di fibra dobbiamo immaginare la carne come la trama di una maglia; le fibre rosse sono invece più ricche di vasi, di nutrienti e di grassi saturi (è uno dei motivi per cui la carne rossa risulta più gustosa).
Scegliamo la carne bianca perché Alimentazione e benessere, è meno calorica ed è anche più proteica a parità di peso. Per quanto riguarda il rischio tumorale, sulla carne bianca non ci sono studi che la correlano a questo tipo di patologia, mentre per la carne rossa (soprattutto quella lavorata) ci sono solo alcuni studi che la correlano al tumore al colon.
Per carne rossa lavorata intendiamo ad esempio gli insaccati che distinguiamo da tutti gli affettati. Gli insaccati sono fatti da carne rossa macinata, molto ricca di grassi saturi, come ad esempio il salame, il wurstel, la salsiccia, la mortadella e l'hamburger. L'American Institute for Cancer Research fissa a 500 grammi il limite massimo settimanale per la carne rossa, limite che in Italia si raggiunge difficilmente.
Carne rossa: evitare di cumulare potenziali fattori di rischio
Ovviamente anche il tipo di cottura della carne influenza il rischio di tumore, quindi è bene evitare le cotture lunghe e ad alta temperatura che producono le amine eterocicliche aromatiche, molecole capaci di legarsi al DNA delle nostre cellule. Una grigliata una volta ogni tanto non presenta troppi fattori di rischio, soprattutto se al pasto aggiungiamo tanta verdura e frutta, proteggendo così il nostro intestino con un numero elevato di antiossidanti e fibre che facilitano il transito intestinale evitando il contatto prolungato tra la carne e l'intestino (anche il tempo di contatto feci- intestino è fonte di stress per il nostro apparato digerente).
la il consumo di carne in una dieta apporta valori nutrizionali interessanti, fonte notevole di ferro dell'alcol Proteine: è arrivato il momento di ripensarle.
In un Edicola e Abbonamento, attualmente la scelta vegetale anche se ricca di proteine non influenza abbasta positivamente l'MPS, ossia la sintesi di massa muscolare e quindi nello sport quando si effettua uno switch sulle proteine vegetali bisogna prestare molta attenzione per non creare squilibri nutrizionali.