Il corto veloce è un mezzo di allenamento molto interessante per i runner, è un lavoro molto interessante e stimolante, sopratutto se corso da soli. Completarlo senza l'aiuto dei compagni rafforza la mente e il carattere del runner, mentre quando fatto in compagnia risulta un po' meno utile.
Il corto veloce quando corso in gruppo, permette di superare i momenti di inevitabile scoraggiamento causati dalla difficoltà di mantenere un determinato ritmo quindi lo stimolo allenante è meno efficace sul piano mentale. Al contrario, a livello organico l’effetto trainante del gruppo rischia di essere eccessivo e di portare a strafare in virtù del normale istinto alla competizione.
Ma vediamo più da vicino quali sono le caratteristiche del CV (corto veloce) e come puoi interpretarlo.
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Corto veloce: quanti chilometri e a che ritmo correrlo
Direttore Responsabile – Rosario Palazzolo Contatta la redazione a velocità uniforme, ma sostenuta. Va interpretalo a velocità uguale o leggermente più lenta (di 3-5 secondi al km) della tua velocità di riferimento (VR), che corrisponde con buona approssimazione alla velocità di soglia anaerobica determinata con il test del lattato, oppure alla velocità di deflessione determinata con il test Conconi, o ancora alla media al chilometro ottenuta in una gara o test simile di 14 km.
Quanto recuperare quando corri le ripetute? Può essere utilizzato da tutti i runner di lunga distanza. È un ottimo mezzo di allenamento sia per chi corre le gare brevi, sia per chi predilige la mezza maratona o la maratona. Con questo tipo di lavoro i tuoi muscoli imparano a utilizzare la maggior quantità di ossigeno possibile relativamente all’unità di tempo. Il CV fa aumentare la quantità e la dimensione dei mitocondri e, di conseguenza, rende il tuo meccanismo aerobico più efficiente e potente. Inoltre, ti porta a migliorare la velocità alla soglia anaerobica, perché i muscoli si abituano a metabolizzare il lattato prodotto.
Corto veloce: ogni quanto correrlo
Dipende dal periodo della preparazione. allenamenti strategici per una 10 chilometri può essere necessario correrlo anche una volta alla settimana. Durante il periodo di preparazione specifica alla maratona è bene inserirlo ogni 20-30 giorni come richiamo di potenza aerobica.
Puoi correrlo in salita, su pendenze del 4-6% (non oltre!) e per una lunghezza variabile dai 3 ai 7 km. In salita intervengono maggiormente le fibre veloci e, quindi, si migliora ulteriormente il rendimento del “motore”. In alternativa puoi eseguirlo partecipando alle gare brevi, anche perché è sicuramente più divertente farlo in questo modo. Non dimenticarti, però, che il vero fast runner, il corridore duro, lo corre in solitudine, per i motivi precedentemente spiegati.
Corto veloce, a quali lavori abbinarlo
Se la tua programmazione prevede l’inserimento settimanale di una seduta di CV, in pianura o in salita, evita di svolgere i lavori di prove ripetute medio o lunghe, e punta invece su quelli di ripetute brevi.
I fondi medi, i progressivi specifica alla maratona è bene inserirlo ogni 20-30 giorni come richiamo di potenza aerobica lenti completeranno la settimana.