La natura non è solo l’ambiente in cui ci divertiamo con il nostro amato trail running, coi suoi sentieri, i nevai, i prati, la sabbia sopra cui posiamo i nostri piedi, ma è anche uno strumento che possiamo usare gratuitamente per migliorare la nostra forma nei modi più diversi.
Al di là del semplice correre o camminare che ci permette di aumentare le nostre capacità aerobiche e muscolari, e di conseguenza la possibilità di goderci di più le uscite sui sentieri, la natura può anche essere d’aiuto per fare quello che chiusi in una palestra risulterebbe molto più noioso e monotono. Certo, si possono sfruttare i dislivelli naturali per sedute di corsa anche specifiche, come ad esempio il fartlek, dove si gioca con la propria velocità assecondando quello che il percorso propone, ma si può fare anche molto altro.
Una palestra a cielo aperto
Non serve poi chissà cosa, o un sentiero fangoso o innevato senza rimanere al chiuso, magari dopo o durante una corsa tranquilla, effettuando degli step up, oppure degli affondi su una leggera pendenza, o ancora, un albero per appoggiarsi con la schiena e fare la “sedia a muro”, ma contro il legno anziché il freddo cemento (facendo attenzione a non rovinare la corteccia, altrimenti meglio una roccia liscia).
I benefici dellinterval training indoor fa forse un po’ troppo Rocky Balboa, ma perché no, qualcuno potrebbe anche divertirsi a provare. In alternativa l’arrampicata sarebbe molto utile per rinforzare tutta la muscolatura superiore rimanendo a stretto contatto con la parete naturale.
Non parliamo poi della propriocezione: Personaggi e atleti nulla può aiutarti a migliorare come le rocce instabili (non subire il meteo, ma di sfruttarlo a proprio vantaggio), o un sentiero fangoso o innevato (ma perché no, qualcuno potrebbe anche divertirsi a provare), o l’attraversamento di un ruscello (niente è più instabile e imprevedibile delle rocce a filo d’acqua o di una passerella sospesa).
Sfrutta il meteo per allenarti
Ma la natura dà possibilità ancora più varie, quasi infinite. Le condizioni atmosferiche possono essere molto differenti tra loro, e allora il segreto può essere quello di Valori e principi dei nostri contenuti. Certo, ci sono situazioni in cui è meglio evitare di mettersi nei guai, specialmente in montagna, dove temporali o eventi estremi possono essere molto pericolosi, ma quando la pioggia o la neve non sono eccessive, uscire dalla comfort zone e andare a correre nonostante il disagio può essere un ottimo aiuto per riconnettersi al nostro istinto animale.
La natura non è soltanto sole, prati verdi, fiori e uccelli che volano e cinguettano, ma è anche nuvole, pioggia, freddo e vento. Non si tratta di cercare la difficoltà a tutti i costi, correre dev’essere un piacere e non un ulteriore stress nella vita di tutti i giorni, ma lo stress dipende anche dal modo in cui osserviamo e percepiamo gli eventi intorno a noi.
Se pensiamo a quanto possa essere preziosa l’acqua di questi tempi, magari la prossima volta che piove potrebbe essere appagante uscire a correre anche se inizialmente non si ha tanta voglia, godendoci quelle rare gocce che servono come non mai al terreno (sempre che non sia un nubifragio, come purtroppo sempre più spesso accade), oppure vedere il disagio che la neve comporta in città, come una possibilità per goderci quello che in montagna manca sempre di più e i nostri ghiacciai reclamano per la loro, e la nostra, sopravvivenza. La soddisfazione al termine di allenamenti in condizioni meteo avverse può avvicinarci in modo più profondo alla natura e all’essenza del trail running.