Ne avrai sicuramente già sentito parlare: la musica è come doping nella corsa e in altre discipline endurance.

Ti sarà capitato di vedere atleti che ascoltano le loro canzoni preferite per caricarsi o rilassarsi prima della performance sportiva. Quello che forse non sai è il perché questa pratica è vietata alla stregua di un agente dopante. Proviamo a spiegartelo noi.

Quando le gambe non girano più...

Avevo 13 km alle spalle e quei 3 che rimanevano per terminare l’allenamento non costituivano un problema. Anzi, era il momento per cambiare ritmo, anche il bel sole di fine estate era d’accordo.

Un passo dopo l’altro, prendo velocità sull’asfalto, tra le vigne che gettano ombra sulla strada. Sto bene. Ecco, all’improvviso le gambe non girano più. In pochi metri, la testa è andata altrove, è salita la stanchezza, non vedo l’ora di arrivare a casa.

metodi per iniziare a correre al mattino, Pubblicità - Continua a leggere di seguito. Sono di nuovo centrato e fluido. La strada è ritornata amica mia, tra poco sarò a casa. Ma che cosa mi è successo?

Musica come doping nella corsa

Non è raro vedere calciatori e pallavolisti che, scendendo dal pullman della propria squadra per raggiungere gli spogliatoi dello stadio, indossano le cuffiette nelle orecchie. Lo stesso accade nelle sale pesi delle palestre, o nella solitudine di maratoneti e velocisti mentre la notte della vigilia lascia spazio all’alba del giorno di gara.

Costas Karageorghis, professore di psicologia dello sport alla Brunel University di Londra, è uno dei maggiori studiosi mondiali degli Corri a 630, la nuova RW Playlist.

un runner sta correndo e ascoltando musica che è come doping nella corsapinterest
Westend61//Getty Images

Karageorghis ha dimostrato che l’utilizzo della musica, durante la prestazione sportiva, produce effetti simili a quelli delle sostanze chimiche legali.

Negli ultimi anni, le Federazioni internazionali che regolano alcune discipline sportive di endurance, come la maratona o il ciclismo, hanno vietato gli auricolari durante le gare, considerando gli effetti indotti dalla musica nelle orecchie simili a quelli di alcuni agenti dopanti.

Gli stimoli della musica

Le ricerche del professor Karageorghis, iniziate negli anni ’90, hanno individuato 5 Personaggi e atleti.

Dissociazione

La musica, è intuibile, distrae dagli effetti provocati dalla fatica e, associata alla dopamina prodotta dal movimento, crea uno stato d’animo positivo, erodendo l’ansia da prestazione.

Sincronizzazione

Karageorghis ha osservato che i battiti cardiaci si sincronizzano con il ritmo musicale. La ripetitività dei movimenti dello schema motorio della corsa, del ciclismo, ma anche dello sci di fondo o del canottaggio, consentono all’atleta di avere riferimenti spazio temporali che ottimizzano la distribuzione energetica durante lo sforzo. In pratica, scatta il pilota automatico naturale.

Gestione dell’esaltazione

La musica amplifica l’eccitazione mentale data dallo sport. Questo effetto può lenire l’ansia pre-gara o stimolare l’approccio in vista dall’obiettivo.

Consolidamento motorio

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Trance agonistica

La combinazione dei questi quattro passi induce la cosiddetta trance agonistica, momento in cui la percezione del minimo sforzo si accompagna a risultati oltre la media abituale.

Il potere della playlist perfetta

Pubblicità - Continua a leggere di seguito Ecco, allimprovviso le gambe non girano più. Questa viene individuata a seconda, ad esempio, che lo sport praticato sia caratterizzato da gesti ripetitivi, oppure sia individuale o di squadra.

La playlist dovrebbe contenere musiche che l’ascoltatore atleta conosce ed essere coerente con i gesti tecnici. Di più: Ecco, allimprovviso le gambe non girano più, i 5 effetti si combinano in modo ancora più efficace se si utilizza la musica giusta.