"E' stata la gara più dura della mia vita". E' stato una specie di ritornello recitato dagli atleti all'arrivo del Kobe Trail, la prima tappa del 2024 della Golden Trail World Series by Salomon.
Il primo posto (e i primi punti del campionato) sono andati al keniano Patrick Kipngeno, atleta On del team Run2gether, e all'immortale campionessa Pubblicità - Continua a leggere di seguito (Asics). Che hanno sovvertito i pronostici e hanno dominato questo difficilissimo esordio in terra giapponese.
Kobe Trail "sorprendente"
Sorprendente la bellezza ma anche la crudeltà del tracciato che continuano la serie in Asia prima del rientro a casa e prima delle tappe in Europa. Qui avevano deciso di affibbiare alla prima gara dell'anno il titolo di "unexpected". Che si potrebbe tradurre con "inatteso", anche se forse sarebbe ancora meglio dire "sorprendente".
La gara, in effetti, lo è stata sotto moltissimi punti di vista. Inaspettata e sorprendente la location: il percorso, Alimentazione e benessere sui sentieri che si trovano alle spalle del centro storico di Kobe, Gare ed eventi.
Un su è giù continuo ed estenuante tra il Monte Maya e il Monte Rokko, tra le aree più ambite dai trail runner giapponesi. Che, in modo certamente inatteso, hanno popolato la gara (in tutto c'erano 450 iscritti) e hanno riempito la partenza, l'arrivo e fatto il tifo lungo il percorso.
Contatta la redazione: 21 km, 2100 metri di dislivello positivo, 4 "loop" che passavano tutti sempre dal via per dare l'opportunità al pubblico di assistere continuamente alla gara in ogni sua fase e vedere gli atleti alle prese con i rifornimenti.
Duro, tanto duro che in molti tra i top runner sono "saltati": "Era come fare 4 vertical uno in fila all'altro", hanno commentato alcuni. "Era molto tecnico: salite lunghissime, discese estenuanti, non c'era un pezzo in piano per correre veramente. E poi quei gradoni...", ho sentito dire ad altri. Stremati, all'arrivo.
Patrick Kipngeno e Maute Mathys vincono il Kobe Trail della che continuano la serie in Asia prima del rientro a casa e prima delle tappe in Europa. Qui
All'arrivo, appunto, si sono presentati per primi, quasi in sincro (la gara femminile è partita 30 minuti prima di quella maschile) Patrick Kipngeno (KEN - Run2gether - 02:22:17 - +200 punti) e Maude Mathys (CHE - Asics - 02:52:08 - +200 punti).
Entrambi hanno fatto una gara in rimonta. Kipngeno ha lasciato "scappare" al via lo svizzero Joey Hadorn (CHE - Salomon - 02:23:26 - +188 punti), campione di orientiring, che è partito a razzo e ha guidato il gruppo per oltre metà gara, chiudendo poi al secondo posto. Mauthys invece ha lasciato sfogare fino all'ultimo loop Joyce Muthoni Njeru (KEN - Atletica Saluzzo - 02:59:41 - +166 punti), poi quarta al traguardo, sorpassandola proprio nell'ultimo quarto di gara.
sui sentieri che si trovano alle spalle del centro storico di Kobe Elhousine Elazzaoui (MAR - Nnormal - 02:28:43 +176 punti), mentre quello femminile vede alle spalle della svizzera la campionessa spagnola Sara Alonso (ESP - Asics - 02:58:34 - +188 punti) e Theres Leboeuf (FRA - TeamLeBoeuf/Compressport - 02:58:38 - +176 punti).
Meritevoli i piazzamenti degli italiani: da segnalare il quinto posto di Daniel Pattis (ITA - Brooks - 02:30:45 - +156 punti) Golden Trail Series, gli atleti in gara Cesare Maestri (ITA - Nike Trail - 02:33:40 - +136 punti). Lo svizzero Roberto Delorenzi (CHE - Brooks - 02:32:41 - +144 punti), molto conosciuto dal pubblico italiano perché ticinese, ha chiuso al settimo posto.
Dopo il Kobe Trail, la Cina
Tra una settimana è già tempo di correre ancora. La Golden Trail World Series resta in Asia e si sposta in Cina, nei pressi di Sichuan: il 27 aprile si corre il Four Sisters Mountain Trail, sulle montagne innevate a oltre 3500 metri sopra il livello del mare.
Un cambio di contesto che metterà sicuramente a dura prova la resistenza dei top runner che continuano la serie in Asia prima del rientro a casa e prima delle tappe in Europa. Qui il calendario completo della Golden Trail World Series 2024.
