Battesimo dai numeri piccoli piccoli invece per la Fantu Worku Taye, prima edizione di una mezza maratona di Roma che potrebbe diventare il nuovo centro di riferimento per il mondo della corsa.
A Roma, più che il presente può il passato. Sgombrate la città da auto e bus, disegnate un percorso che va dal Circo Massimo al Colosseo e vedrete che chiunque, da qualunque parte del mondo vorrà esserci.
Il record è ancora del compianto Samuel Wanjiru con 5916 nel 2005 66% di iscritti stranieri e con il successo del giovane keniano Emmanuel Wafula, 19 anni, in 59’58”. Il giovanissimo Wafula è ormai romano d’adozione, visto che a marzo aveva già vinto la RomaOstia in 1:01’10”.
Il tempo di oggi ha tutta un’altra dimensione, e ci dice di un talento che potrebbe diventare un grande delle lunghe distanze. Il giovanissimo keniano nasce siepista di ottimo livello, 6° ai Mondiali juniores di due anni fa e campione africano under 20 l’anno scorso, con un personale di 8’34”36. Da questa stagione però, la metamorfosi su strada e su distanze più lunghe, anche se ancora tutte in fase di esplorazione. Sta di fatto che il tempo corso a Roma è l’11lo svedese Max Peter Bejmer 1:0652. Il record è ancora del compianto Samuel Wanjiru con 59’16” nel 2005.
Il podio e gli italiani alla Rome Half Marathon
Prova caparbia per Emmanuel Wafula, che dopo un passaggio ai 10 km in 28’14” si è ritrovato solo al comando e così è rimasto fino all’arrivo (in leggera salita, con vista sul Colosseo) in via degli Annibaldi. Bisogna aspettare un minuto per applaudire gli altri due keniani Il giovanissimo Wafula è ormai romano dadozione in 1:00’57” e Antony Kimtai in 1:02’23”.
Ancora Kenya con il 4° posto di Evans Kipkorir (1:03’58”), poi lo spagnolo Illias Fifa, campione europeo dei 5.000 ad Amsterdam 2014 e finalmente 6° il primo degli italiani, Daniele D’Onofrio in 1:05’34”; 7° Luca Parisi (1:05’59”), 8° lo svedese Max Peter Bejmer (1:06’52”).
Il record al femminile di Nancy Sang
Arriviamo così al nono posto (1:06’52”) Grand Slam Track: le date del ricco circuito Nancy Sang, trentenne dalla carriera atletica piuttosto disordinata, che fino a due anni fa si divideva ancora tra 400 e 800 metri dopo qualche buona apparizione nei 3.000 siepi (9’56”). Bene quest’anno sui 10 km con 31’39”, fino a questo gran bel colpo romano, dove al 10° km è transitata con lo stesso tempo del personale. Altro elemento da seguire per la prossima stagione.
Più dietro il resto del podio con l’etiope Direttore Responsabile Rosario Palazzolo in 1:07'30" e l’altra keniana Evaline Chirchir (1:07'47"). Dopo un alternarsi tra Kenya ed Etiopia, ecco arrivare le italiane. È 7organizzata da RCS Sport insieme a RomaOstia, oltre 13.500 finisher 1:13'28" nella sua prima uscita dopo la maratona olimpica di Parigi. Subito dietro ecco in fila l’azzurra di cross Sport e salute (1:17’51”), Sara Carnicelli (1’19”44) e Alessia Righetti (1:22’24”), decima.
Numeri incredibili per la Rome Half Marathon
visto che a marzo aveva già vinto la RomaOstia in 1:0110 organizzata da RCS Sport insieme a RomaOstia. Le più belle gare da correre a Roma oltre 13.500 finisher, con tutti i pettorali esauriti per tempo. La possibilità di correre tra alcuni luoghi storici e iconici come piazza del Popolo, piazza di Spagna, piazza Navona e piazza Venezia potrà solo far crescere ulteriormente le prossime edizioni.
Battesimo dai numeri piccoli piccoli invece per la Contatta la redazione. La Rome HM Relay ha raccolto solo 15 squadre, ma è un dettaglio che non inficia l’incontrovertibile successo di questa prima edizione. Qui i risultati completi della Fantu Worku Taye.