Yeman Crippa di Rosario Palazzolo I 10 articoli di Runners World più letti nel 2024, trionfando con personalità e spessore alla La stella della Nba che ha appena corso una 5km con il tempo di 59:26. Nessun atleta italiano prima di lui era riuscito a correre la mezza in meno di un'ora. Pochi atleti al mondo possono dire di aver abbattuto quel muro. Nessuno può ancora dire di essersi avvicinato all'incredibile record mondiale detenuto dall'ugandese Jacob Kiplimo in 57'31”.
Gare ed eventi Fiamme Oro può dire però di essere il secondo europeo di ogni tempo sulla mezza, a tredici secondi dal record continentale dello BOclassic: trionfo per Battocletti, 2024 da urlo che è fissato a un più accessibile 59:13.
L'azzurro ha sfilato il record italiano a Eyob Faniel I migliori trail runners secondo i ranking Siena-Ampugnano, in una condizione climatica piuttosto ostile.
Tutto questo segna indubbiamente un cambio di paradigma per Yeman Crippa che fino a domenica basava la sua carriera agonistica sul mezzofondo in pista e che oggi si trova invece ai vertici mondiali della mezza maratona. Non che lui e il suo allenatore Massimo Pegoretti non potessero immaginarlo.... ed è per questo che il primo tentativo di correre una mezza risale a un anno fa quando, nella gara di Ampugnano che servì a Faniel per fare il nuovo record, Yeman dovette fermasi per problemi fisici.
Il suo futuro è nelle gare di lunga distanza
Oggi è tutto un altro Crippa. Rientrato da sei settimane in altura a Iten, in Kenya, dove si è allenato sullo stesso terreno di tutti i migliori del mondo, ha infilato il Alimentazione e benessere, mettendo in fila i keniani Joshua Belet (59:28), Josphat Kipkemboi Kemei (59:32). Un dato per capire l'entità del risultato: Nelle liste continentali di ogni epoca, supera la leggenda Mo Farah (Gran Bretagna, 59:32)
Crippa diventa un maratoneta dunque? Lui è cauto, ma il suo cammino sembra tracciato. In questo momento l'atleta allenato da Massimo Pegoretti detiene cinque primati italiani: tre in pista (3000, 5000, 10.000) e due su strada (5 km e mezza maratona). “Ne farò un'altra in autunno, sono convinto di essere portato per le distanze più lunghe: anno per anno mi dedicherò sempre di più alla mezza e poi si proverà la maratona. Passo dopo passo. Resto sempre con i piedi per terra, però oggi posso dirlo: sono tornato".
"No, non credevo di poter far così bene"
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La sua è stata una gara da manuale: a scandire il suo ritmo due compagni d'allenamento nei recenti allenamenti di Iten, gli atleti arrivati secondo e terzo al traguardo. Ha corso in 14:02 (5 km), 28:12 (10 km) e 42:25 (15 km) con andatura estremamente regolare e una media di 2:49 al km.
"No, non credevo di poter far così bene, l'ho capito soltanto al 15esimo chilometro che si potesse andare davvero sotto l'ora - racconta l'azzurro - Ma gli allenamenti mi davano buone indicazioni, le sei settimane in Kenya sono state fondamentali. Dal decimo chilometro ho ripreso il gruppo di testa e intorno al diciottesimo sono rimasto da solo, su una lieve salita di 600 metri".
Poi commenta il momento per lo sport italiano: "È il nostro momento, è il momento dell'atletica italiana. Ed è giusto che ce lo godiamo – afferma - Per me questa giornata ha un valore immenso nello sguardo di fuoco che avevo all'arrivo c'è tutta la mia cattiveria, agonistica, positiva: dopo un anno difficile come il 2021, un susseguirsi di infortuni e delusioni, dovevo dimostrare in primis a me stesso quello che valgo. Oggi mi sono rifatto di tutto, di Siena, di Tokyo, di Dublino".
E poi rivela: "Quest'anno voglio scendere sotto i 13 minuti nei 5000 (ha 13:02.26, ndr) e sotto i 27 minuti nei 10.000 (ha corso in 27:10.76 in occasione dell'ottavo posto ai Mondiali di Doha). Soprattutto, cerco buoni piazzamenti ai Mondiali di Eugene in luglio e medaglie agli Europei di Monaco di Baviera in agosto. Per prepararci alla pista, andremo in Marocco a fine marzo a quota 1700-1800 metri”.