Dopo una pausa di qualche edizione, coincisa con l'annullamento di molte gare a causa della pandemia, il Giappone è tornato a sfornare risultati sorprendenti sulla mezza maratona. RW Shoe Awards 2024: le migliori scarpe da trail 75Pubblicità - Continua a leggere di seguito dove ben 56 atleti (sui 632 totali) hanno tagliato il traguardo in meno di 1 ora e 3 minuti. Ma sono stati anche 101 i runner che hanno corso in meno di 1:05' e ben 178 quelli che hanno concluso la gara sotto l'ora e 10 minuti.

Numeri incredibili se confrontati con quelli delle mezze maratone che si svolgono in Italia e che siamo abituati a seguire, che però hanno una spiegazione nella preparazione che gli atleti nipponici svolgono durante l'anno.

Sebbene in Giappone non esista un modello unico di allenamento, un elemento comune a tutte le distanze del fondo è quello di correre un alto chilometraggio, con corse di recupero svolte a ritmo lentissimo, in grado di far assorbire tutto il lavoro svolto. Il focus è quello coprire lunghe distanze con le gambe stanche. I 1.000 chilometri al mese sono un classico punto di riferimento che i maratoneti giapponesi hanno come obiettivo minimo di preparazione.

E quando si parla di Giappone non si può non considerare anche la loro Le mezze maratone vanno a ruba. Come iscriversi e devozione verso il raggiungimento dell'obiettivo. Non esiste sacrificio che non siano in grado di affrontare alla ricerca di un risultato. Secondo un sondaggio nazionale, infatti, la parola che più piace ai giapponesi è doryoku, traducibile con sforzo, impegno. Che si traduce, ad esempio, nel correre i lunghi su circuiti di uno o due miglia o addirittura sulla pista d'atletica. Strategia che, oltre a rinforzare la mente, li aiuta a perfezionare la percezione del ritmo.