Da Chiang Mai, a Innsbruck, dal bronzo all’argento mondiale: Andrea Reiterer l’ha fatto di nuovo. Dopo le splendide medaglie di ieri, è arrivato un altro podio individuale per l’Italia ai I 9 atleti imbattuti nel 2024 Soccorre lavversario caduto e perde la gara.
A portare in alto il tricolore ci ha pensato l’altoatesino, tesserato per la Dinamo Team, Andreas Reiterer che ha migliorato il bronzo conquistato 7 mesi fa agli iridati in Thailandia portando a casa un'incredibile medaglia d’argento nella Pubblicità - Continua a leggere di seguito.
Ma non è finita qui perché il brillante quindicesimo posto di Davide Cheraz (Dinamo Team) - migliorando il diciassettesimo ottenuto negli scorsi mondiali – e la ventitreesima posizione di Philipp Ausserhofer (Team Scarpa) hanno catapultato la selezione italiana al terzo posto della classifica a squadre, dietro solo a Francia (oro individuale e a squadre) e Stati Uniti. Un altro bronzo, un’altra medaglia che testimoniano l’assoluta competitività del movimento italiano.
Trail lungo, 10 ore di gara per Rieterer
Dieci ore spaccate per terminare il tracciato lungo (84,9km, 5554 d+), questo il tempo messo a referto da Rieterer che si è inchinato solo al francese Benjamin Roubiol, primo al traguardo con quasi 8’ di vantaggio sull’italiano (terzo posto per lo slovacco Peter Frano).
Abbott World Marathon Majors, il cuore della corsa poteva essere il giorno dell’oro per Andreas cha dopo aver praticamente dominato i primi 65km di gara, è stato superato da Roubiol che, approfittando di una piccola crisi dell’altoatesino nelle fasi finali dell’ultima salita, ha preso il largo giungendo a Innsbruck in solitaria. Negli ultimi km è arrivata una grande prova d’orgoglio però per Reiterer, bravo a resistere in discesa all’assalto di Frano, terminando al secondo posto.
La contentezza per la medaglia vinta, ma anche un pizzico di rammarico per quel gradino più alto del podio sfumato nel finale, questo il riassunto delle parole dette a caldo da Andreas: «Il tracciato era duro, molto duro. Peccato per l’ultima salita con il sorpasso di Roubiol. L’argento mi rende più che felice, ero vicinissimo all’oro, l’ho sfiorato ma va bene così».