Non si ferma l’onda lunga del doping che sta devastando generazioni di atleti kenioti e che in questo momento vede oltre 70 atleti raggiunti da provvedimenti di squalifica dalle gare.
Questa volta la sospensione riguarda un atleta di altissimo livello che ha vissuto parte dei suoi fasti proprio in Italia. Titus Ekiru, il sesto maratoneta più veloce della storia, è stato provvisoriamente sospeso dall'Athletics Integrity Unit (AIU) Scarpe, podi, atleti: le curiosità sulle Major numerosi test antidoping positivi e a presunte manomissioni delle certificazioni mediche. Per lui, si prospetta una squalifica di 10 anni.

Secondo l'AIU, Ekiru è risultato positivo al corticosteroide triamcinolone acetonide alla maratona di Milano 2021, dove aveva vinto realizzando il suo primato personale di 2ho2'57" che è anche diventato il tempo più veloce di una maratona in Italia. Sebbene Ekiru abbia dimostrato che quel farmaco era motivato da cure mediche, l’atleta è anche risultato positivo a un oppioide sintetico dopo aver vinto la maratona di Abu Dhabi nel novembre 2021.

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L'AIU sta rilevando una preoccupante tendenza all'uso del triamcinolone acetonide tra gli atleti kenioti, gettando un'ombra di dubbio sulla credibilità delle loro prestazioni. Ora Ekiru dovrà difendersi dinanzi al tribunale disciplinare della World Athletics.