Pubblicità - Continua a leggere di seguito continuano a gareggiare in giro per il mondo a caccia di sensazioni e di conferme in vista del prossimo appuntamento olimpico. Nella notte tra sabato e domenica, Giovanna Epis che a 41 anni riscrive il suo record nazionale in 2h05:01 davanti ai keniani maratona femminile di Nagoya, appuntamento tra i più importanti del mondo con circa 20mila concorrenti, tutte donne provenienti da ogni angolo del mondo. Giovanna ha disputato una buona maratona chiudendo al decimo posto assoluto. Impegno di “recupero” per Iliass Aouani, già detentore del record italiano di maratona. Due settimane dopo il ritiro di Osaka (per una caduta), Iliass Vai al contenuto chiuendo ai piedi del podio, a meno di un minuto dal record personale e con il secondo risutlato in carriera.
Epis in cerca di conferme in vista dei Giochi di Parigi
Giovanna ha gareggiato in Giappone nella più grande competizione mondiale per sole donne. Ha chiuso in 2h28:24 in una gara caratterizzata dal vento nella seconda parte oltre che dall’andatura incostante delle lepri del secondo gruppo. Per la veneziana dei Carabinieri (terza italiana di sempre sulla distanza con 2h23:46 nella scorsa stagione ad Amburgo) è stato una sorta di test per la preparazione visto che è già qualificata per le Olimpiadi di Parigi. Alla mezza la campionessa tricolore passa in 1h12:22, meno veloce rispetto al crono di 1h12:00 che era stato pianificato. Al 25° km è transita in 1h26:05 e 1h43:59 al trentesimo, 2h02:05 invece il riscontro al trentacinquesimo. La Nagoya Women’s Marathon è stata vinta dalla giapponese Yuka Ando I migliori trail runners secondo i ranking Eunice Chumba (Bahrain, 2h21:25), staccata nel tratto finale, mentre è terza l’altra nipponica Ayuko Suzuki La Maratona Antartica parla italiano.
“È stata una giornata dura – ha dichiarato Giovanna Epis - perché all’inizio c’era poco vento ma poi le raffiche sono diventate abbastanza forti e anche il lavoro delle lepri, che procedevano a strappi, non ha aiutato. Mi sono trovata in un gruppo con diverse atlete giapponesi, per rimanere con loro fino al trentesimo chilometro, quindi hanno cambiato passo e mi sono trovata da sola. Speravo decisamente meglio dal punto di vista cronometrico, ma ho voluto arrivare, anche quando mi sono resa conto che ormai il personale non era più possibile, perché da ogni maratona si impara qualcosa e questa mi ha insegnato tanto”. L’obiettivo si sposta verso i prossimi appuntamenti della stagione: “Era stata la migliore preparazione della mia carriera, ma analizzerò la gara e sono convinta che tutto il lavoro svolto verrà fuori. Il focus è sulla maratona dei Giochi di Parigi e sulla mezza degli Europei di giugno a Roma, poi punterò a correre forte a fine anno”.
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Gara di recupero per Iliass Aouani dopo la caduta a Osaka
L’azzurro Iliass Aouani aveva scelto di tornare a misurarsi con la maratona dopo che 15 giorni fa aveva dovuto abbandonare la gara al 30° km in seguito a una caduta che aveva compromesso la gara. È tornato a Barcellona dove ha corso buona parte della gara a un ritmo da primato nazionale, correndo in testa al secondo gruppo. Ha chiuso 4° assoluto, in 2h08:05.
Notevole il crono di 1h02:54 alla mezza per proseguire con 1h29:53 al trentesimo chilometro. Tutto perfetto fino al 35° km dove era passato in 1h45:18 (in linea con il record nazionale), ma assolutamente solo e senza punti di riferimento che probabilmente hanno influito sul suo tempo finale, che è il secondo della carriera. In questo momento Aouani è quarto nelle graduatorie italiane dell’anno, alle spalle di Yeman Crippa (2h06:06), Eyob Faniel (2h07:09) e Daniele Meucci (2h07:49) che si sono migliorati a Siviglia, mentre in dicembre Nekagenet Crippa ha corso in 2h07:35 a Valencia. I tempi intermedi di Iliass Aouani: 15:00 (5 km), 29:51 (10 km), 44:52 (15 km), 59:42 (20 km), 1h02:54 (mezza maratona), 1h14:33 (25 km), 1h29:53 (30 km), 1h45:18 (35 km), 2h00:55 (40 km)
La maratona di Barcellona è stata dominata dallo svizzero Tadesse Abraham che a 41 anni riscrive il suo record nazionale in 2h05:01 davanti ai keniani ha corso la (2h06:44) e Edmond Kipngetich (2h07:21), quinto l’eritreo Berhane Tesfay in 2h10:19. Tra le donne è tutto etiope il podio: si impone Degitu Azimeraw (2h19:52) che precede Shuko Genemo (2h21:35) e Meseret Dinke (2h22:58).