Il pedaggio di un ponte rischia di mettere in ginocchio la maratona di New York. A svelarlo nei giorni scorsi è stato il New York Times che ha parlato di un confronto molto aspro tra gli organizzatori della maratona più celebre al mondo (NYRR) e l'MTA, la società che gestisce trasporti e pedaggi nella Grande Mela. Quest’ultima chiede un rimborso di circa 750.000 dollari alla NYRR per compensare i ricavi dei pedaggi che l'autorità dei trasporti perde ogni anno durante la domenica della maratona, quando il ponte viene chiuso al traffico veicolare per fare spazio ai runner.
Nel mirino c’è il ponte più celebre, il Verrazano-Narrows Bridge, che ospita la partenza degli oltre 55mila runner sui suoi due piani. Il rimborso dei mancati pedaggi non è cosa nuova: NYRR paga un rimborso dal 2021, e nel 2023 l’addebito era stato di 150.000 dollari.
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Non è chiaro come si chiuderà la trattativa, dato che la NYRR ha mostrato la volontà di negoziare, ma non con i valori dichiarati. D’altro canto se l’MTA dovesse confinare tutti i runner al ponte inferiore, questo comprometterebbe in modo significativo la gara. Innanzitutto si allungherebbero i tempi di partenza, con il rischio che gli ultimi finirebbero a notte fonda, inoltre non è detto che si possa mantenere il numero di concorrenti attuale che sfiora le 55mila persone.
NYRR, che quest'anno ha accettato solo il 4% circa dei partecipanti al sorteggio (circa 7mila su 165mila), ma se i runner potranno utilizzare solo un livello del ponte, potrebbero dover limitare ulteriormente il numero di persone ammesse alla gara o estendere le ore di apertura del percorso.
Per NY la maratona non è solo un fatto sportivo, ma anche sociale, turistico e in ultima analisi economico. Dunque il caso è stato portato anche all’attenzione della politica e del governatore Kathy Hochul per cercare una soluzione che disinneschi questa situazione.