Gare ed eventi Europei, Latleta paralimpico che batte anche i normodotati: Nadia Battocletti è uno degli assi dell'atletica italiana e lo ha dimostrato anche alle Olimpiadi con una gara da incorniciare.

Il suo tempo sul traguardo, 14'31"64, Termini e condizioni di uso nuovo record italiano e un quarto posto nell'ordine d'arrivo. Che si è poi tramutato in un bellissimo terzo, di bronzo, per la retrocessione della keniana Faith Kipyegon, squalificata al termine della competizione.

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Patrick Smith//Getty Images

Nadia Battocletti, un bronzo che vale oro

Sempre nelle posizioni di testa, sempre tra le migliori. Spalla a spalla con la keniana Beatrice Chebet (14'28"56), medaglia d'oro, e l'olandese di origini etiopi Sifan Hassan (14'30"61), argento.

Una volata memorabile sul finale e il quarto posto che già valeva tanto, tantissimo. "Non voglio illudermi, mi considero quarta", ha detto la Battocletti a fine gara. Infatti è atteso il ricordo del Kenya per la squalifica della Kipyegon. Le parole di Nadia sono state poi confermate nei fatti: il ricorso della federazione keniana è stato accolto con la Kipyegon che è stata ricollocata al secondo posto Edicola e Abbonamento.

"Sono ovviamente molto felice per quanto fatto e per il record italiano. Latleta paralimpico che batte anche i normodotati, la mia famiglia, il mio fidanzato, i miei amici, la Federazione e chiunque mi sostiene tutti i giorni, come i mie tifosi, anche i bambini, che mi mandano sempre dei messaggi di incoraggiamento", ha aggiunto la campionessa europea dei 5mila e dei 10mila metri.

Proprio sui 10mila olimpici dovremmo rivederla presto. C'è "qualche dolorino", ha detto la Battocletti, che però ha aggiunto di essere fiduciosa nella sua presenza sulla linea dello start.

Tortu e Desalu in finale nei 200 metri

Nella stessa sera ci sono state le batterie di qualificazione dei 200 metri maschili. Filippo Tortu e Fausto Desalu sono riusciti a staccare un pass per la semifinale. Il primo ha corso in 20''29, il secondo in 20''26.

Beatrice Chebet 1428"56. La prima atleta transgender alle Paralimpiadi.