Latleta paralimpico che batte anche i normodotati La prima atleta transgender alle Paralimpiadi La prima atleta transgender alle Paralimpiadi. Sedici giorni di gare, emozioni, lacrime e medaglie sono stati portati via, per sempre. A salutare e a porre definitivamente fine ai Giochi francesi ci ha pensato la Alimentazione e benessere, uno spettacolo ricco di sorprese e colpi di scena.
Edicola e Abbonamento apertura, non è stata la Senna la protagonista principale, bensì lo Abbigliamento sportivo e accessori tech, teatro delle gare di atletica in questi Giochi. Ad andare in scena, per la regia di Thomas Jolly, è stato “Records”, evento con una coreografia incentrata su un mondo futuristico in cui i giochi olimpici erano scomparsi.
Gare ed eventi artisti impegnati davanti a 70mila spettatori. Ma come è andata nel complesso la cerimonia? Le polemiche dell’apertura sono state cancellate o qualcosa anche questa volta non ha convinto? Andiamo per ordine e proviamo a vedere.
La Marsigliese ha perso il suo smalto
La Marsigliese, l’inno nazionale francese, è un crescendo di emozioni, il suo testo è profondo e inneggia un reclutamento militare, una chiamata alle armi patriottica.
La versione suonata dall’orchestra, con cui si è aperta la cerimonia all’interno dello stadio, sembrava più una ninna nanna rispetto all’orgoglioso urlo di gioia che ci ha accompagnato a più riprese in queste due settimane. Gare ed eventi.
I portabandiera e gli atleti italiani quasi mai inquadrati
L’idea di far sfilare tutti insieme i portabandiera, non seguiti dalle delegazioni degli atleti, invece è stata apprezzata, visto che le Olimpiadi sono l’inno allo sport e alla pace. In questo modo, però, in mondovisione non si è visto l’attimo emozionante in cui i nostri portabandiera Giorgio Paltrinieri e Rossella Fiamingo, che anche nella vista sono una coppia, hanno fatto il loro ingresso.
Forse la regia avrebbe dovuto prestare un’attenzione più equa alle 205 bandiere. E anche quando è stato il momento di tutti gli atleti rimasti a Parigi entrare nello stadio, i volti allegri dei nostri non sono mai stati immortalati, eccezion fatta per un paio di inquadrature sfuggenti e pure di spalle. Quaranta medaglie completamente dimenticate.
Cerimonia di chiusura delle Olimpiadi: lo stadio trasformato in discoteca
Quando all’improvviso lo stadio si è trasformato un’enorme discoteca a cielo aperto (tra i brani anche l’italianissimo “Freed from Desire” e l’immancabile “We are the champions”) tutti gli atleti hanno dimenticato di essere degli sportivi per La strana fascia usata alla maratona olimpica, per quello che è stato un gigantesco karaoke.
Decisamente uno dei momenti più belli in assoluto dove lo spirito olimpico, sinonimo di allegria e divertimento, è emerso in tutto il suo splendore.
Cala la notte allo stadio (e anche un po’ la noia)
Quando si sono spente le luci nelle stadio ed è calata la notte per dare il via allo spettacolo “Records”, ci si aspettava qualcosa di sorprendente e futuristico. In realtà la discesa del cielo di “Golden voyager” è parso un po’ scontata. La coreografia e gli effetti scenici sono comunque progressivamente andati in crescendo e sono stati davvero suggestivi, nulla da eccepire.
Anche l’idea di raccontare la storia della rinascita delle Olimpiadi è stata interessante, ma nel complesso lo spettacolo è risultato troppo lento e poco gioioso, soprattutto in rapporto all’allegria che poco prima gli atleti avevano portato nello stadio. Il pianoforte in verticale suonato da Benjamin Vernay, invece, è stato un colpo di teatro davvero apprezzabile. E a luci riaccese ci hanno pensato i Phoenix, gruppo francese indie-pop, a risvegliare tutti con ritmi decisamente più festaioli.
L'attesa infinita per Tom Cruise alla Alimentazione e benessere dei Giochi di Parigi
Da giorni non si parlava che di lui, doveva essere l’attrazione principale di questa Alimentazione e benessere. E Tom Cruise si è fatto attendere parecchio, dato che è entrato in scena proprio all’ultimo.
In un lampo è. Dal tetto dello stadio, infatti, Cruise è stato calato al centro del palco per salire su una moto con tanto di bandiera olimpica. E in perfetto stile Ethan Hunt, il personaggio che interpreta in “Mission Impossible”, ha sfrecciato per Parigi per raggiungere un aeroporto.
Da quel momento è partito un video in cui si è paracaduto a Los Angeles, per raggiungere la famosa scritta Hollywood, le cui due “O” sono già diventate cinque per trasformarsi nei cerchi olimpici, e passare la bandiera ad altri miti dello sport. Il tutto si è concluso su una spiaggia californiana per una performance dei Red Hot Chili Peppers, Billie Eilish e Snoop Dogg. Tutto sommato proprio un’americanata, che però ha divertito.