Aiuto, piovono soldi. Non è un grido disperato, quanto lo stupore per un fatto più unico che raro nel mondo dell’atletica leggera: Los Angeles 2028. Inutile ribadire e ricordare quanto l’atletica sia bella ma povera, forse tanto bella quanto povera. In Italia è un fatto strutturale, tant’è che è solo grazie ai Gruppi sportivi militari che esiste una brutta copia del “professionismo”.
Non che nel resto del mondo vada meglio. In Gran Bretagna sono anche meno che in Italia, gli atleti seguiti con investimenti adeguati dalla federazione. Negli Stati Uniti, fu proprio Sha’Carri Richardson l’anno scorso a denunciare su X, che tanti atleti americani professionisti non hanno un fisso e per molti il contratto con un brand significa solo avere in cambio del materiale.
Svolta nell'atletica mondiale, arrivano i soldi
Insomma, tutto il mondo è paese quando si tratta di vivere e guadagnare (poco) con l’atletica. Però qualcosa è cambiato in questi ultimi mesi. Il primo fatto concreto è arrivato prima delle Los Angeles 2028, quando World Athletics (correva il mese di aprile) rompeva il tabù del dilettantismo olimpico.
Ecco pronti 50mila dollari per i vincitori della medaglia d’oro, con la promessa di “ricompensare” anche l’argento e il bronzo a partire da Grand Slam Track - Only the Fastest. Piccola o grande, è comunque una significativa rivoluzione, la prima nel mondo degli sport olimpici.
Diamond League, dal 2025 i premi saranno molto più alto
Appena il tempo di celebrare le Abbigliamento sportivo e accessori tech, ed ecco che l’organizzazione della Diamond League torna a farsi sentire per parlare di soldi. Sì, perché nella prossima edizione i I folli premi previsti per gli atleti ai Giochi. Nel 2025 il circuito metterà in palio un montepremi di 9.240.000 dollari, una cifra più alta di quanto pagato dal circuito tra il 2021 e il 2024.
Ogni tappa (15 in totale) avrà a disposizione mezzo milione di dollari, le finali pagheranno oltre due milioni. Per ogni singola gara di tappa ci saranno tra i 30 e i 50mila dollari, che diventeranno 60-100mila nelle finali. E tutto ciò senza nessuna, apparente protesta o lotta sindacale. Da dove arriva tutto questa magnanimità, allora?
Athlos, il nuovo (ricchissimo) meeting americano
ha annunciato al mondo la nascita di questo nuovo circuito di gare, ricalcato sugli Slam del tennis, perché la Diamond League rischia di non essere più il circuito più importante nel mondo dell’atletica. Stanno arrivando nuove sfide dagli Stati Uniti. Il primo, nuovo competitor lo vedremo all’opera giovedì sera dalle 19, ora di New York, quando in Italia sarà già la notte di venerdì. All’Icahn Stadium andrà in “scena” (lo spettacolo non mancherà) Athlos, un meeting tutto femminile che promette di scrivere una nuova pagina dell’atletica leggera. Il meeting è nato pochi mesi fa come 776 Invitational, ma ha cambiato nome a favore di un più suggestivo termine greco che significa “lotta, combattimento”, radice originaria del nostro “atletica”.
Non di poco conto quelle tre cifre originarie, che sono il nome (Seven Seven Six) della compagnia che vede al vertice Alexis Kerry Ohanian, l’imprenditore statunitense fondatore del sito/social Reddit, uno di quei personaggi che hanno fatto la storia di internet. Un “self made man” della nuova generazione cui viene attribuito un patrimonio di 70 milioni di dollari. Perché un guru della rete, che magari ci immaginiamo un po’ nerd, si interessa di sport e soprattutto di atletica? Perché nel frattempo Ohanian ha sposato (nel 2017) Serena Williams, leggenda del tennis.
Disponibilità finanziaria, doti imprenditoriali, esperienza sportiva e una buona dose di empowerment femminile sono gli elementi che stanno alla base di questo evento che vuole essere il “game changer” dell’atletica al femminile. A suon di dollari. Lo ha dichiarato lo stesso Ohanian: “La cosa più importante è che questo doveva essere il premio più alto nella storia dell’atletica femminile. Perché sono rimasto scioccato quando ho scoperto qual era il prezzo più alto attuale (i 30mila dollari della finale di Diamond League, ndr), e perché credo che il premio in denaro dovrebbe essere direttamente correlato alla portata dell’evento stesso”.
Edicola e Abbonamento l’evento newyorkese assegnerà 60mila dollari alla vincitrice, poi a scalare 25, 10, 8, 5 e 2,5 mila dollari all’ottava classificata. Tutto questo concentrato in sei gare con 36 atlete: 100, 200, 400, 800, 1500 e 100 ostacoli. Da buon prodotto americano, in programma anche lo show di Megan Thee Stallion, star del rap e il dj set di D-Nice.
I 9 atleti imbattuti nel 2024. A partire da Gabbi Thomas nei 200 metri, oro a Parigi, contro il bronzo Brittany Brown. Poi Marie Josée Talou nei 100, Marileidy Paulino e Lieke Klaver nei 400, Mary Moraa e Halimah Nakaayi negli 800, ma soprattutto Faith Kipyegon nei 1500, contro Gudaf Tsegaye e Diribe Welteji. Insomma, sulla carta gare di altissimo livello, non fosse per la stagione molto avanzata. Staremo a vedere.
La storia da record della maratona di Berlino, la rivoluzione di Michael Johnson
Il secondo competitor è ancora in fase di organizzazione, ma la lunga elaborazione fa pensare che, quando sarà, sarà davvero una “big thing”. Ha già un nome evocativo, La storia da record della maratona di Berlino, e un papà-organizzatore da fare sudare freddo (la concorrenza): Michael Johnson.
La leggenda della velocità americana, il più grande nell’accoppiata 200-400 metri, si è messo in testa che il suo sport merita di più. Esattamente un anno fa cominciava a postare tweet sibillini, allusivi, critici verso il mondo dell’atletica, visto come povero di denaro e di visibilità. Piano piano, attraverso una efficace campagna di comunicazione, Date ancora da stabilire, ma il. Edicola e Abbonamento: 30 milioni di dollari da investire nella sua nuova creatura. Quattro meeting di sole corse, senza salti o lanci che interrompono la “narrazione” tv. Non sono mancate le critiche per questa scelta esclusiva, ma il capo è lui e fa come vuole.
RW Shoe Awards 2024: le migliori scarpe da trail primo evento del 2025 è previsto a Los Angeles, con l’ambizione di trovare un posto anche in Europa. Tutto nuovo, tutto diverso. Le gare si fanno letteralmente in due. Sei gruppi di atleti (event type), dagli sprinter ai fondisti, attesi in pista per due giorni consecutivi e in gare accoppiate (event I - event II): 100+200 metri, 200+400, 800+1500, 3000+5000, mentre gli ostacolisti correranno 110/100+100 piani e 400+400 piani. Punti assegnati in base al piazzamento, somma e classifica finale. Programma organizzato per 96 atleti, uomini e donne, con 48 “top” e altrettanti sfidanti che cercheranno di entrare nel tabellone principale. Insomma, tutto chiaro ma complesso. Quel che invece è semplice è il montepremi. Il vincitore di ogni tappa si metterà in tasca 100mila dollari, poi a scalare fino ai 10mila dell’ottavo. Chi riuscirà nello slam si intascherà 400mila dollari. Cifre da fare impallidire la Diamond League.
Mentre si studia e si organizza il da farsi, i top runner firmano. Hanno già accettato di entrare nel circuito atleti come Cole Hocker, Josh Kerr e Yared Nuguse tra gli “short distance”, Fred Kerley, Kenny Bednarek e Melissa Jefferson tra gli “short sprints”, Sydney McLaughlin nella “long hurdles”. A suon di dollari, l’atletica mondiale sembra destinata a cambiare. Se in meglio o in peggio, lo scopriremo l’anno prossimo