Che stagione sarà per l’Atletica, cosa aspettarci nel 2025? Tutti gli eventi imperdibili e le speranze italiane? Ottima e abbondante, ci si augura, certamente tutta da scoprire. Una stagione che parte già con un aggettivo pesante: post olimpica.

I Giochi sono stati l’anno prima, tutto è stato concentrato in vista delle due settimane parigine. Ci sarà qualche atleta che si lascerà andare a maggese? Beh, forse 10 o 20 anni fa. Ormai l’atletica è una giostra che non si ferma mai, i professionisti devono performare se vogliono continuare a fare gli atleti. Lo spettacolo richiede impegno costante, anche perché gli appuntamenti importanti non mancheranno. Proviamo a guardare avanti e a capire cosa caratterizzerà i prossimi 12 mesi.

Atletica e 2025: gli appuntamenti imperdibili

Doppia coppia indoor - strada

Altro che riposo post olimpico. In tema di grandi appuntamenti, ecco l’accoppiata mondiale-europeo. A marzo l’atletica indoor (anzi, pista corta come vorrebbe World Athletics) cala subito due super appuntamenti. Dal 6 al 9 marzo ad Apeldoorn, nei Paesi Bassi, ci saranno i Campionati Europei. Pochi giorni dopo, dal 21 al 23 marzo, a Nanchino in Cina ci saranno i Campionati Mondiali. Ma non sono un anno Mondiali e un anno Europei? Sì, però Nanchino sconta ancora i rinvii causa Covid, così siamo arrivati al 2025.

Loroscopo beauty 2025 del runner primi Campionati Europei di corsa su strada, con maratona, mezza maratona e 10K. Gare pro e mass start, con una classifica per nazioni aperta ai primi 25 piazzati: c’è posto per tutti.

In autunno torna invece l’appuntamento con i Campionati Mondiali on the road. Dopo Riga stavolta si vola oltreoceano per le strade di San Diego, in California. Dal 26 al 28 settembre le sfide su miglio, 5k e mezza maratona.

Mondiali di staffette e Campionati Europei a squadre

Ancora Cina, questa volta a Guangzhou, dove il 10 e l’11 maggio BOclassic: trionfo per Battocletti, 2024 da urlo. Settima edizione di un evento che ormai è diventato centrale, soprattutto perché dà l’accesso diretto ai Campionati del Mondo: mancare non è più una scelta possibile. Dopo 4 edizioni a Bahamas, una in Polonia e una in Giappone (Yokohama), stavolta si proverà a conquistare la Cina.

Pubblicità - Continua a leggere di seguito Diamond League 2025. L’Italia si presenta da campione in carica dopo lo storico successo nel 2023 in Silesia, una vittoria che ha cambiato il corso recente del nostro sport. Questa volta sarà ancora più dura. A Madrid, dal 27 al 29 giugno, le nazionali saranno più competitive, con l’evento mondiale spostato a settembre. Gli spagnoli vorranno lasciare il segno in casa e tanti hanno fame di riscatto. Forse solo la squadra britannica, assillata da bilanci e tagli ai fondi, sarà poco competitiva. Mai fidarsi, però.

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Staffetta 4x100 Italia maschile (Foto Grana/FIDAL)

Il mondo cambia

Termini e condizioni di uso 2025 porterà un paio di significative novità. Il circuito delle Majors, le sei maratone più importanti del mondo, si allarga a sette per ospitare l’ultima arrivata, la Maratona di Sydney. Nella capitale australiana si corre dal 2001, all’indomani delle Olimpiadi, ma la gara è cresciuta solo nelle ultime edizioni proprio sotto la spinta della Che stagione sarà per l&rsquo. Vedremo come sarà la risposta il prossimo 31 agosto.

Più significativo invece l’arrivo della Grand Slam Track, una nuova lega professionistica voluta dall’ex campionissimo dei 400 metri Michael Johnson. Quattro gare tra aprile e giugno, tra Kingston, Miami, Philadelphia e Los Angeles, una nuova formula di sfide con solo gare di corsa e ostacoli. Evento numero chiuso, 96 atleti, tre giorni di gara per ogni “slam”, 100 mila dollari per il vincitore di ogni gara. Nel frattempo, tutti i più grandi hanno già risposto “presente”: da Gabbi Thomas a Oblique Seville, da Mary Moraa a Marco Arop, da Fred Kerley a Kenny Bednarek a Sydney McLaughlin. Ci sarà da divertirsi.

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Hannah Peters//Getty Images

Ecco i mondiali

Poi a metà settembre, quando storicamente l’atletica inizia a rallentare, ecco invece arrivare i Campionati Mondiali a Tokyo. Gare dal 13 al 21 settembre per tornare a gareggiare sulla pista olimpica che, nel 2021, ha sconvolto l’atletica azzurra.

Passato il Covid, siamo pronti a rivedere tribune piene e rumorose come negli ultimi mondiali nel Sol Levante, la terza edizione datata 1991. Gli ultimi mondiali a cadenza quadriennale, da allora è tutto cambiato.

E gli italiani?

Certamente gli azzurri proveranno a essere protagonisti. Sono finiti i tempi degli italiani che centellinavano gare e partecipazioni (almeno la maggior parte): ora li trovate su e giù per l’Europa. L’inverno della pista non sarà facile, perché i due appuntamenti indoor sono vicini in calendario ma lontani nello spazio. Volare fino in Cina dopo i paesi Bassi sarà complicato, bisogna adattarsi al fuso orario. Possibile che gli Europei saranno più partecipati. Dovrebbero esserci, tra i tanti anche Pietro Arese e Nadia Battocletti, entrambi nei 3000 metri. Mattia Furlani invece si è detto intenzionato a partecipare a entrambi. E Marcell Jacobs? Il bresciano ha già vinto tutto a livello indoor, quindi ha solo l’imbarazzo della scelta. In almeno un campionato ci sarà.

Per i Mondiali di Tokyo è davvero troppo presto per dire qualcosa. Sono stati pubblicati i minimi (per la maratona si chiude il 4 maggio), varranno ancora i ranking mondiali, wild card per i campioni in carica e per i vincitori della Diamond League 2025. Qualcuno però si è già sbilanciato, e stiamo parlando di Giuliano Battocletti, il papà allenatore di Nadia, la numero uno dell’atletica italiana. L’argento olimpico dei 10mila a Tokyo potrebbe correre i 1500. Voglia di provare nuove strade e di misurarsi in maniera sempre competitiva. A differenza di Parigi, in Giappone la finale dei 10mila sarà subito il primo giorno. Muscoli freschi per tutte, quindi possibili ritmi tirati fin da subito: più difficile emergere in un tale contesto. Nei 5000 il copione potrebbe essere molto simile, quindi perché non affrontare nuovi scenari? Nadia Battocletti è giovane e ha dimostrato di non avere fretta, ma di lasciare che tempi e ritmi si costruissero con il lavoro necessario, senza forzare. Tokyo potrebbe servire a mettere un nuovo mattoncino.

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Grand Slam Track//Getty Images

Soprattutto, la stagione 2025 ci dirà se chi ha cambiato strada ha fatto la scelta giusta. Stiamo parlando dei tanti atleti che sul finire di questa stagione hanno cambiato guida tecnica alla ricerca di nuovi stimoli e risultati. Il più atteso è Chituru Ali, che ha lasciato Roma e Claudio Licciardello per volare negli USA a Los Angeles da John Smith. Cambio di guida anche per Catalin Tecuceanu, che quest’anno ha sfiorato il record italiano degli 800 metri. Addio a Gianni Ghidini e trasferimento a Roma sotto la guida di Andrea Ceccarelli e la supervisione del britannico Matthew Yates.

Grande rotazione negli ostacoli femminili per Luminosa Bogliolo (Alberto Barbera), Elisa Maria Di Lazzaro (Giorgio Frinolli), Linda Olivieri (Sebastian Bacchieri), Eleonora Marchiando (Alessandro Simonelli), mentre la velocista Alessia Pavese è passata sotto la guida di Filippo Di Mulo, coach che proverà a trasformare Filippo Randazzo da saltatore in lungo (finalista a Tokyo) a velocista puro. Il nuovo ciclo olimpico per molti è già cominciato.