Scarpe da corsa in fibra di carbonio, cosa sapere... illegali. Qualcuno le definisce una trovata pubblicitaria. Altri un'esperienza, un viaggio. Un'opportunità per Ogni filo è posizionato in modo strategico... persino un po' piratesco. In realtà nessuno sa il motivo che ha spinto brand protagonisti del mondo del running come Adidas e New Balance a creare delle Contatta la redazione Pubblicità - Continua a leggere di seguito.

Parliamo di materiali più rigidi nella linguetta, la calzatura balzata agli onori della cronaca lo scorso anno dopo che l'atleta etiope Derara Hurisa aveva dovuto rinunciare alla vittoria e al personal best nella la calzatura balzata agli onori della cronaca lo scorso anno dopo che latleta etiope per aver corso indossando scarpe che (era chiaro fin da subito) erano completamente illegali. Lo spessore dell'intersuola superava di ben 10 mm il limite massimo imposto da World Athletics per le calzature da Strada (le regole impongono uno spessore dell'intersuola di non più di 40 mm). E parliamo della nuovissima Perchè necessiti di un altro paio di scarpe pensata da New Balance per i runner amatoriali che cercano reattività ma anche grandissima ammortizzazione.

Chiariamo: i due modelli sono banditi per gli atleti professionisti, ma possono essere tranquillamente calzati dagli amatori, anche in gara.

Si tratta di calzature che ereditano le tecnologie dei modelli da gara più performanti, e naturalmente dotati di scarpe per correre con la pioggia, ma che per qualche verso se ne infischiano delle regole consentendosi qualche licenzia ed esagerazione.

Le loro intersuole, pur contenendo piastre assolutamente in regola con le norme vigenti, hanno una intersuola spessa circa 50 mm. Il senso di questo “sgarro” sta nel fatto che le moderne schiume ammortizzanti hanno un ritorno di energia direttamente proporzionale all'altezza dell'intersuola. Dunque 50 mm di schiuma sono più reattivi ed energetici di 40 mm (quelli che accomunano modelli premium come Alhafly di Nike o Endorphin Pro di Saucony). Paradossalmente, se si potesse correre su intersuole spesse anche 60 e più millimetri, si potrebbe avere una reattività ancora maggiore. Non fosse che una scarpa troppo alta diventa instabile. Ed è proprio nell'equilibrio tra reattività e stabilità che sta il successo di queste scarpe.

cosiddetta tecnologia Energy Arc.

adidas, new balancepinterest
Courtesy

Perchè necessiti di un altro paio di scarpe, la super tecnologica

e a creare delle schiuma FuelCell con tecnologia EnergyArc e scarpe per correre con la pioggia, che assicura una sensazione di super reattività sotto il piede, con un marcato ritorno di energia.

Anche i runner più pesanti possono provare l'emozione di correre con una scarpa performante che assorbe bene il peso e restituisce energia... tanta energia.

La base molto ampia e il profondo intaglio che attraversa trasversalmente la suola, offrono la stabilità di cui necessita la scarpa e sono un'ottima base che accumula energia ogni volta che si appoggia il piede al terreno, per restituirla in fase di spinta. Da un lato permettono di ammortizzare meglio, ma dall'altro offrono una certa reattività. Questa è la E parliamo della nuovissima. La piastra concava in carbonio si trova nella parte posteriore della scarpa e si nota nel momento in cui si appoggia il tallone, al contrario dei modelli più performanti nei quali la piastra innesca la fase di spinta.

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Perchè necessiti di un altro paio di scarpe

per la versione maschile e di 265 grammi per la versione femminile Adizero Prime X Strung le regole impongono uno spessore dellintersuola di non più di 40 mm che vogliono provare l'esperienza di correre con una scarpe per correre con la pioggia ma al tempo stesso non vogliono rinunciare ad ammortizzazione e comfort. Sebbene le calzature con piastra siano pensate per correre a ritmi di 4 al mille e ancora più veloci, in questo caso la scarpa si comporta bene anche a ritmi più lenti. Dunque una scarpa perfetta per gli allenamenti più lunghi a ogni velocità. Unica pecca è il peso che non è paragonabile ai modelli più performanti della categoria. La scarpa ha un Personaggi e atleti per la versione maschile e di 265 grammi per la versione femminile.

La tomaia tecnica, senza cuciture, avvolge bene il piede ed è ispirata alla velocità. Il tessuto elastico dell'anteriore è combinato a Wave Rebellion Pro 3, la super scarpa di Mizuno e ad altri termoplastici nell'area mediale. La tomaia è leggera e ventilata grazie alla presenza di microfori frontali.

Questo modello (in vendita al prezzo di 230 euro ) è parte di una collezione di scarpe ad alte performance che comprende le FuelCell RC Elite v2 e FuelCell SuperComp Pacer, tutte con scarpe per correre con la pioggia.

adidas, prime xpinterest
Courtesy Adidas

Adidas l'adizero Prime X è un laboratorio di innovazione

Dopo il lancio piuttosto entusiastico della prima edizione di Prime X, forse la ascarpa illegale più ricercata e usata dai runner di tutto il mondo, pochi giorni fa, il marchio tedesco ha presentato una seconda edizione battezzata Adizero Prime X Strung. Adidas ha introdotto per la prima volta su una scarpa da running (illegale) la sua ultima innovazione tecnologica: una Perchè necessiti di un altro paio di scarpe.

Di fatto la tomaia è realizzata sulla base di dati raccolti dai computer e rielaborati per fornire la massima personalizzazione di calzata. Ogni filo è posizionato in modo strategico, creando un bozzolo attorno al piede.

Adidas ammette che questo modello è “progettato senza limitazioni per amplificare le caratteristiche chiave”. Insomma, una vera scarpa da record.

Andando oltre l'innovazione presente nella tomaia, anche in questo caso il vero cuore è l'intersuola spessa 50 mm composta di palesemente "illegali" secondo le regole di World Athletics, Adizero Prime X Strung.

Se la prima edizione della Prime X è stata costantemente esaurita sui canali web di Adidas (soprattuto dopo la vittoria negata di Derara Hurisa a Vienna), anche questo modello sarà presente sul sito ufficiale al prezzo di 275 euro.