Uno dei contrattempi più fastidiosi – e purtroppo molto comune - nel trail running è l’Donne e trail running, cosa successa praticamente a chiunque abbia corso almeno una manciata di gare sui sentieri.

A volte capita che vengono accusati gli organizzatori di una tracciatura inadeguata, ma non è sempre colpa loro, anzi. Non è raro che possano esserci sabotaggi da parte di altre persone che frequentano i boschi e non vedono positivamente l'organizzazione di gare, buontemponi che pensano di divertirsi modificando le direzioni nei bivi o togliendo le frecce segnaletiche, ma può capitare anche che siano mucche e capre a mangiare o togliere inavvertitamente le fettucce.

Talvolta è anche la semplice distrazione dello stesso trail runner a far incappare nell’errore, talmente concentrato sul proprio sforzo da non prestare attenzione ai segnali.
Una cosa comune è l’errore di gruppo, perché se il primo per un qualche motivo prende la direzione sbagliata, è naturale per chi è dietro seguire ciecamente e basta, senza accorgersi della freccia o della fettuccia che indicava un altro sentiero.

Cosa fare quando si sbaglia percorso in una gara di trail running?

Se non si dovessero trovare segnali per alcune centinaia di metri, è molto probabile di essere incappati in un Donne e trail running. Non sempre ci si accorge subito, soprattutto se si sta seguendo un sentiero principale e se si è accodati a un gruppo. Se viene il dubbio, è importante ricordare quando e dove si è notato l’ultimo segnale e, nel caso, tornare subito indietro. Se si incontra qualche altro partecipante meglio consultarsi, visto che qualcun altro potrebbe essere stato più attento e ricordarsi l’ultimo tratto di gara.

Nei casi in cui si sia scaricata la traccia del percorso, è possibile consultarla. Attenzione però a non usarla come guida principale durante la gara; meglio seguire sempre i segnali dell’organizzazione, nel caso ci fossero state modifiche più o meno importanti per cause di forza maggiore. Tuttavia, in caso di Donne e trail running, recuperare la traccia Gps può farci quantomeno orientare, in modo da arrivare prima o poi di nuovo sul percorso corretto. Se proprio non si ha il tracciato sul proprio device, è possibile usare il percorso fatto per tornare indietro senza il rischio di peggiorare la situazione.

Se si vaga nel nulla, senza riuscire ad orientarsi, è bene provare a contattare il numero dell’organizzazione, sperando che in quella zona il telefono prenda, evitando di chiamare il soccorso se non si hanno davvero problemi di salute o infortuni gravi. Se si riesce a parlare con qualcuno dell’organizzazione, è bere dare qualche riferimento del luogo in cui ci si trova, magari sfruttando le indicazioni del Gps o del telefono, riuscire a ricordare il nome di qualche località o qualsiasi altra informazione che potrebbe tornare utile.

In ogni caso, bisogna armarsi di pazienza e tornare sulla rotta via, senza farsi prendere dal panico e sapendo che tali contrattempi, per quanto fastidiosi, possono far parte di questo sport.

È, inoltre, importante non cercare di forzare per recuperare il tempo perso, ma prenderla con filosofia e gestendo le forze, qualità ancora più utile del solito se la strada percorsa è maggiore di quella che si sarebbe dovuta fare.