Pubblicità - Continua a leggere di seguito trail running rispetto alla classica corsa su strada è la necessità di portare acqua e alimenti solidi con sé in gara, a causa della limitata presenza di ristori sul percorso. Se in maratona per regolamento deve essere previsto un ristoro ogni cinque chilometri, nel trail running vige il principio della semiautonomia, dato che la distribuzione dei ristori dipende spesso dalla possibilità o meno di raggiungere i luoghi predefiniti.

Prima di partire per una gara di trail è sempre opportuno studiare la distribuzione dei punti di ristoro sul tracciato di gara, prestando attenzione alla suddivisione e presenza o meno di alimenti solidi e liquidi. Osservando l’altimetria è possibile stimare ogni passaggio, in modo da prevedere un piccolo piano di alimentazione e idratazione. L’ideale sarebbe portare con sé buona parte di quello che si mangerà, per avere sempre a disposizione una riserva energetica e prevenire possibili disguidi nei punti di ristoro.

È quindi utile arrivare ai ristori disseminati lungo il percorso sapendo già di cosa si può aver più bisogno, cercando di ottimizzare il tempo di sosta. Se la gara è molto lunga, è possibile (e consigliabile) prendersi un po' di tempo anche per riposare ed eventualmente cambiare abbigliamento, preparandosi per la parte di percorso successiva.

Lasciando il ristoro è buona educazione salutare e ringraziare i volontari presenti, evitando lamentele sul percorso e sulla qualità del ristoro, prestando attenzione a non dimenticare cartacce e rifiuti e assicurandosi di non perderli poi lungo il percorso.

Nel trail running, a gara terminata, è consuetudine valutare un’organizzazione anche in base alla qualità dei ristori, alla loro distribuzione e alla fornitura. Un feedback è sempre utile per migliorare le condizioni di gara, ma ricordatevi di tenere sempre in considerazione tutte le varianti e le difficoltà che gli organizzatori hanno dovuto affrontare.