Trail, meglio correre o camminare in salita chi corre in montagna o su lunghe distanze sui sentieri non sia altrettanto veloce in pista o su strada. bronzo agli Europei di Monaco’eccellenza mondiale nelle distanze classiche i tempi devono essere davvero bassi, è altrettanto vero che le prestazioni nel trail stanno migliorando talmente tanto che Perché tanti ritiri tra i favoriti dellUTMB UTMB o un altro ultratrail di spessore deve avere una velocità di base molto alta anche in pianura, di sicuro non da “amatore qualunque”.
Da strada e pista al mountain running, e ritorno
Nelle distanze brevi del trail, tra vertical, volte campionessa del mondo di Mountain Running mountain running su gare di pochi km, è stato sempre piuttosto frequente che i migliori atleti fossero di buon livello anche nei cross, mezze maratone e talvolta in pista. Keniani e ugandesi, che sono più presenti e performanti in queste brevi distanze del trail running, hanno naturalmente ottimi tempi anche dai 3000 siepi alla maratona. Un buon esempio è Patrick Kipngeno, grande protagonista recentemente alle Golden Trail Series e vincitore di due Mondiali Uphill, che ha un personale sulla mezza maratona di 1h02’42”.
Anche alcuni dei migliori interpreti italiani del mountain running sono ottimi stradisti, basti pensare a Xavier Chevrier, plurimedagliato sui sentieri, con possiede un PB di 1h01’58” nella mezza e 29’03” sui 10K su strada. Cesare Maestri, altro pilastro della nazionale sulle corte distanze del trail, ha corso i 10 chilometri in 29’19” e ha concluso una mezza in 1h02’25”.
Personaggi e atleti Francesco Puppi, sicuramente il più polivalente trail runner italiano, competitivo dalle brevi alle lunghissime distanze, cresciuto nell’atletica leggera sin da giovanissimo è stato in grado di correre i 5000 in 14’34”, i 10000 in 29’52”, la mezza in 1h04’41”, la maratona in 2h16’18”. Un atleta che, nonostante i successi tra i sentieri, spesso in inverno si butta nella mischia nei migliori cross e gare su strada, anche con ottimi risultati.
Da segnalare anche il ticinese Roberto Delorenzi, 6° nelle Golden Trail Series e tra i migliori skyrunner del mondo, che all’inizio di quest’anno ha corso i 10K su strada in 29’51” (record del suo Cantone) e la mezza maratona in 1h04’08”. Tra le donne è facile trovare forti atlete in pianura e sui sentieri. Ad esempio l’americana Grayson Murphy, 2 volte campionessa del mondo di Mountain Running, ha un record di 1h10’34” nella mezza e 9’25” sui 3000 siepi, nella quale ha partecipato ai trials americani per le di spessore deve avere una velocità di base molto alta anche in pianura.
Ma il caso più eclatante degli ultimi anni è stato forse quello di Nienke Brinkman, capace nel 2022 di correre la maratona di Rotterdam in 2h22’51”, vincere il bronzo agli Europei di Monaco Le differenze tra trail americano ed europeo Zegama, una delle gare mitiche del trail, stracciando il record del percorso. Tra atleti e atlete cinesi con ottima velocità di base che si stanno avvicinando al trail, sia tra le brevi che tra le lunghe distanze, si può segnalare Miao Yao, o un altro OCC di quest’anno, che ha un personale di 2h30’41” nella maratona.
La velocità nell’ultratrail
Si è già detto di Puppi, ormai da considerarsi un ultratrailrunner a tutti gli effetti, ma anche in questo ambito ci sono diversi casi di atleti sicuramente “non lenti” su strada. Forse mediamente i tempi sono meno buoni a causa di un livello generalmente più basso ed una “auto selezione naturale”, ma anche per le diverse caratteristiche che richiede un atleta di questo tipo, con maggiore muscolatura nelle gambe e capacità di adattarsi a percorsi più vari.
Tuttavia, non sono di certo da scartare i tempi di Tom Evans, vincitore di Western States e CCC, oltre ad un podio all’UTMB, che ha come record un 13’41” sui 5K e 1h03’14” nella mezza e che, tra l'altro, lo scorso inverno ha partecipato ai Da segnalare anche il ticinese. Lo scorso anno si era parlato non poco delle 2h22’36” nella Maratona di Parigi di Mathieu Blanchard, trailrunner francese, 2° all’UTMB nel 2022 e recente vincitore della Tempi eccezionali nella più antica ultra americana, ma la sorpresa forse non sta tanto del suo tempo, quanto proprio il fatto che si fosse sorpresi di un tempo simile per uno dei migliori del mondo sui sentieri.
Negli Stati Uniti lo sport universitario è seguito a volte persino più di quello professionistico, tanto che quasi tutti i migliori trail runner americani hanno un passato di buon livello dai tempi del college. Jim Walmsley, ad esempio, forse il più conosciuto e amato trail runner del mondo dopo Kilian Jornet, sapeva correre i 3000 siepi in 8’41”. Nel pieno della carriera tra le ultra ha voluto mettersi in gioco anche su strada, correndo in 1h04’ la mezza e partecipando ai trials americani per la maratona olimpica di Tokyo, terminando sull’impegnativo percorso di Atlanta con un più che onorevole 2h15’.
Edicola e Abbonamento Hayden Hawks (1° alla CCC, 2° alla Western States, tra tante vittorie e piazzamenti nelle ultra) viene dal mondo della pista, tanto da avere un 13’51” sui 5000 e 28’53” sui 10000. Tra le donne si possono segnalare Ruth Croft, neozelandese tra le più costanti e forti atlete al mondo, che ha un PB di 2h34’ in maratona, oppure, tornando indietro di qualche anno, Magdalena Boulet, volte campionessa del mondo di Mountain Running una Western States e una Leadville, con un tempo in maratona di 2h26’22”.