Alimentazione e benessere
La muta è l'accessorio più importante per affrontale la fase di nuoto del triatleta. Oltre a garantire protezione e galleggiamento, non deve impedire i movimenti di braccia e gambe
La muta Direttore Responsabile Rosario Palazzolo triatleta. Quando in una competizione la temperatura dell’acqua è fredda è obbligatorio indossarla. Al salire della temperatura diventa facoltativa fino a diventare vietata quando l’acqua è al di sopra dei 24/25 gradi.
Prima di scegliere la muta (che viene utilizzata per il nuoto in acque libere) bisogna prendere in considerazione alcuni fattori. Ecco alcuni suggerimenti da prendere in considerazione nella scelta di una muta.
Come scegliere una muta per il triathlon
1. Scopo
Prima di tutto dobbiamo valutare l’utilizzo prevalente che se ne vuole fare. Per partecipare a competizioni diverse (come nuoto in acque libere, swimrun, triathlon) serve una muta specifica per ogni disciplina che offre una buona combinazione di galleggiamento e flessibilità per migliorare le prestazioni. Maggiore è la qualità della muta, maggiore sarà la differenza tra i materiali e gli spessori usati in diversi punti del corpo. Per nuotare in acque libere, per il semplice piacere di nuotare o di tenersi in forma una muta base e meno costosa può essere sufficiente. Per attività più specifiche come lo swimrun, invece, esistono prodotti appositi con caratteristiche che permettono di nuotare e correre in rapida sequenza senza necessità di cambiarsi.
2. Galleggiamento
Il principale vantaggio che offre la muta riguarda l’assetto. La muta non solo garantisce il galleggiamento, ma aiuta anche a mantenere il corpo del nuotatore in posizione orizzontale. Da un lato la muta fa quindi risparmiare energie soprattutto nel movimento delle gambe; all’altro migliorando l’assetto, produce una riduzione dell’attrito e un conseguente aumento della scorrevolezza in superficie. La capacità di galleggiamento dipende dallo spessore del materiale: maggiore è lo spessore utilizzato, migliore sarà il galleggiamento.
3. Spessore
Lo spessore della muta non influisce solo sul galleggiamento. Le mute più spesse offrono una maggiore protezione termica e quindi sono adatte alle acque più fredde. Tuttavia uno spessore elevato tende a limitare la flessibilità nei movimenti. Le mute migliori hanno spessori differenziati in base alle diverse zone del corpo, in modo da garantire galleggiamento, protezione termica e allo stesso tempo libertà di movimento.
4. Taglia
È fondamentale che la muta si adatti completamente al corpo senza lasciare aria tra la nostra pelle e la muta stessa. Solo in questo modo il calore del corpo potrà riscaldare la muta per garantire un corretto isolamento termico ed evitare di riempirsi d'acqua. Chi non avesse la possibilità di provarla deve leggere con attenzione le tabelle taglie fornite dai produttori per scegliere la misura corretta. Le taglie si differenziano per altezza, peso e circonferenza del torace.
5. Flessibilità
La flessibilità è importante per consentire un ampio movimento delle braccia e delle gambe durante il nuoto. Spessori ridotti e materiali più evoluti garantiscono maggior libertà di movimento senza sacrificare la protezione termica o il galleggiamento complessivo.
6. Materiali
La qualità dei materiali utilizzati incide sulle prestazioni ma anche sul prezzo. Tra i migliori materiali troviamo ad esempio il neoprene Yamamoto che si distingue per la sua elevata qualità e le sue caratteristiche tecniche avanzate. È noto per la sua leggerezza, flessibilità, elasticità e resistenza all'acqua. È realizzato utilizzando un processo di produzione che conferisce al materiale eccellenti proprietà isolanti e di galleggiamento. Le varianti del neoprene Yamamoto sono identificate da numeri, come 38, 39, 40, ecc. Questi numeri indicano la densità del materiale e possono influire sulle caratteristiche di flessibilità, isolamento termico e durata.
7. Varianti
Quando la temperatura dell’acqua non è né troppo fredda né troppo calda, possono essere utilizzate mute sbracciate che permettono maggior libertà di movimento.
Quando la temperatura dell’acqua, invece, è calda le mute in neoprene sono vietate dal regolamento di gara. In questo caso si utilizzano mute sbracciate e con pantaloncino corto, fatte con tessuti high-tech che garantiscono sostegno del corpo e massima scorrevolezza in acqua.
8. Budget
Le mute per il nuoto in acque libere possono variare ampiamente per prezzo a seconda del marchio, della qualità dei materiali utilizzati e delle specifiche. Anche in questo ambito bisogna trovare il giusto equilibrio tra possibilità di spesa e utilizzo. Non sempre i modelli migliori e più costosi sono adatti a tutti. Chi non sa ancora nuotare bene o soffre particolarmente il freddo può trovare benefici in una muta dallo spessore maggiore piuttosto che da un modello evoluto a spessori differenziati che favorisce il movimento ma sostiene meno l’assetto.