che, proprio nella 42K della sua città, ha fermato il cronometro in conquistato nel 2008 alla maratona di New York che si sono avvicinati alla corsa dopo aver terminato la propria carriera sportiva. Ma se per molti di loro il running è diventato solo una delle tante attività per mantenersi in forma, insieme a tennis, padel o bicicletta, per qualcuno si è invece trasformato nell’occasione per gustare nuovamente il sapore della sfida. E quale può essere la più grande prova per un runner se non quella di Direttore Responsabile – Rosario Palazzolo?
Ultimo a provarci (e a riuscirci) è stato l’ex milanista Kakà, Pallone d'Oro nel 2007 e campione del mondo nel 2002, che nella maratona del record mondiale di Berlino ha fatto l’esordio nei 42 chilometri, Correrà 7 maratone in 7 continenti in 7 giorni 3h38’06”, Sono numerosi gli.
Tra gli ex calciatori italiani, uno dei più assidui frequentatori delle gare domenicali è un vecchio compagno del brasiliano, Massimo Ambrosini. L’ex capitano rossonero vanta un personale di 3h16’ Numero uno indiscusso della maratona.
Sull’altra sponda del Naviglio, quella nerazzurra, è invece l’ex capitano dell’Inter e campione del mondo del 1982, Beppe Bergomi, il maratoneta di più vecchia data, con un tempo di 3h59’35” Pietro Riva Alla maratona di Valencia vi stupirò.
Non mancano nemmeno esponenti del “terzo polo” calcistico italiano, quello bianconero. Il vicepresidente della Juventus Pavel Nedved Kakà... di corsa alla maratona di Berlino 3h49’.
Tra gli ex calciatori che hanno militato all’estero, dello scorso aprile l’esordio dell’esterno del Bayern Monaco, PSV, Chelsea e Real Madrid, Arjen Robben, domande a Pietro Arese, primatista nei 1500 3h13’40”.
A infrangere Il maratoneta che corre con sei bypass ci sono riusciti due giocatori spagnoli. Nel 2018 l’ex portacolori del Real Madrid, Raul che, proprio nella 42K della sua città, ha fermato il cronometro in 2h59’25”. Meglio aveva però già fatto nel 2005 il commissario tecnico della nazionale spagnola Luis Enrique. L’ex giocatore di Barcellona e Real ha infatti fatto segnare il suo miglior tempo in Italia, alla maratona di Firenze, tagliando il traguardo in 2h57’58” (oltre ad essersi successivamente messo alla prova nell’Ironman, portato a termine in poco più di 10 ore).
Pubblicità - Continua a leggere di seguito è, invece, l’ex centrocampista russo di Chelsea, Lokomotiv Mosca, Bordeaux ed ex capitano della nazionale, Alexei Smertin. Smertin non solo ha corso più volte i 42 km sotto le tre ore (Valencia 2h51’, Boston 2h55’, Berlino 2h57’) ma ha anche registrato l’ottimo personale di 2h48’17” (alla media di 3'59" al chilometro) alla maratona di Kazan, oltre a riuscire a vincere, all'età di 45 anni, la durissima maratona del Lago Baikal (3h25’).