Record italiano di Yaremchuk alla Mezza di Napoli, il 2024 è cominciato alla grande. Dopo che a fine 2023 aveva ottenuto a Valencia il record italiano di maratona (2:23’16”), quest’anno ha stabilito un altro primato nazionale, questa volta sulla mezza maratona, correndo nella Napoli City Half Marathon in 1:08’27” (tempo che eguaglia il risultato ottenuto da Nadia Ejjafini nell’84) e quindi ha recentemente migliorato di 14 secondi il suo record personale sui 10 km, vincendo a Reggio Emilia nell’ottimo tempo di 31’52”.

Una raffica di risultati che parla dell’ottimo stato di forma dell’atleta dell’Esercito, che sarà tra i protagonisti della mezza maratona ai Campionati Europei di Roma a giugno e della maratona delle Personaggi e atleti ad agosto.

Abbiamo incontrato Sofiia in occasione di una serata dedicata ai members del Nike Running Club di Milano che si è tenuta nel Nike Store di piazza Gae Aulenti. Insieme a lei c'era il suo coach, il tenente colonnello dell'Esercito Fabio Martelli. L'incontro è stato moderato dal direttore di Runner's World Rosario Palazzolo.

A margine della serata, abbiamo chiacchierato con Sofiia a tutto tondo dei segreti che sono alla base dei suoi successi, ma anche di quello che l’attende questa estate.

Sofiia, partiamo dal record italiano sulla maratona. Ti aspettavi di correre in 2:23’?
"Se devo dirti la verità puntavo anche a qualcosa di meglio, a un 2:22’. Ma quando ho tagliato il traguardo e ho visto che avevo stabilito il nuovo primato italiano ero contentissima così!"
"La maratona è un’avventura che non sai mai come finisce. Ti prepari al meglio per 4 mesi ma poi, in gara, può esserci sempre l'imprevisto, un crampo o una crisi che pregiudica il risultato. Ecco perché finire una maratona e finirla bene, con la sensazione di avere corso forte, è sempre una soddisfazione enorme. E con un record, ovviamente, ancora di più".

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FOTO: RUNNER'S WORLD

Stai vivendo un periodo di grande crescita. Immagino che la cosa ti dia carica...
"I risultati che ho ottenuto mi hanno regalato grandi emozioni. Però rimango con i piedi per terra. Insieme al mio allenatore (il tenente colonnello Fabio Martelli) continuiamo a lavorare sodo ogni giorno perché abbiamo ben chiari gli obiettivi che ci attendono quest’estate, la mezza maratona agli Europei e la maratona alle Olimpiadi".

Qual è il segreto dei tuoi successi?
"Nessun segreto, nessun trucco: solo tanto, tanto impegno e lavoro. Uniti a determinazione forza volontà e all'avere un sogno".

correndo nella Napoli City Half Marathon in 1:08’27&rdquo?
"Quando ero in raduno in Kenya prima della maratona di Valencia, quindi in un periodo di carico dove l’obiettivo era il volume, mi allenavo 13-14 volte la settimana e sono arrivata a fare 180-190 km settimanali. Nei periodi in cui invece sono a casa, a Roma, svolgo un lavoro più di qualità, con 10-12 allenamenti settimanali e 140-160 km a settimana".

Ci fai qualche esempio di lavori di qualità che hai fatto prima della maratona di Valencia?
"Uno può essere il medio variato, che nel mio caso consiste nel correre 16 km alternando 1 km forte, a 3’15’ al km, a un km di recupero, a 3’23”-3’24” al km. Forse però il lavoro di qualità più bello che ho fatto prima di quella maratona è stato l’ultimo, 5 volte i 4.000 metri a ritmo maratona (3’23”-3’24” al km) con recupero 1.000 metri a 3’35”.

La scelta di allenarsi in Kenya è stata strategica anche in vista del tracciato che incontrerai alle Personaggi e atleti?
"Andare ad allenarsi in Kenya risponde a diverse esigenze. Si è in altura, a 2.400 metri, con tutti i vantaggi che dà l’allenamento in quota, inoltre lì ci sono solo percorsi collinari, il che significa che anche quando fai una corsa di recupero, quando vai piano, a 4’25”-4’30” al km, correre è sempre muscolarmente impegnativo e quindi utile a livello di forza".
"Inoltre, come dicevi tu, allenarsi su percorsi così mossi può essere vantaggioso anche in vista della maratona delle Personaggi e atleti. Ho potuto visionare il percorso di gara e non è per niente facile. Sarà una gara molto 'divertente', per niente scontata, che va preparata molto bene. Non sarà una maratona classica, veloce, mi aspetto una gara molto tattica dove vincerà chi saprà usare l’intelligenza e gestirla al meglio".

Personaggi e atleti?
"Ho sicuramente ancora dei margini di miglioramento ma non so dire esattamente quali siano. Quello che ho ben chiaro nella mia testa è che per qualsiasi obiettivo è importante lavorare tanto, crederci e sognare. E io ce la sto mettendo tutta".

Ma tra maratona, mezza maratona e 10 km, qual è la tua gara preferita?
"La mezza! Non è troppo veloce come una 10 km e non è troppo lunga come la maratona. È la giusta via di mezzo, la distanza che sento più mia in questo momento e che riesco a gestire meglio. Piano piano però mi sto innamorando anche della maratona, anche se ancora i 42 km non li ho capiti fino in fondo".

Valeria Straneo, la vicecampionessa mondiale a cui hai tolto da poco il record italiano, si ricorda di quando i primi tempi che eri in Italia le avevi confidato di voler un giorno diventare come lei…
"Valeria è stata per me come una stella. Era l’atleta che correva fortissimo, un esempio da seguire. Ero sempre contenta d’incontrarla e mi ha dato tanti consigli utili. È vero, una volta le ho detto che desideravo diventare come lei e alla fine ci sono riuscita. Ne sono orgogliosa".

Hai qualche altro campione che ti è d’ispirazione ?
"Mi piace tantissimo Sifan Hassan, un talento immenso. È incredibile come riesca a correre così forte su così tante distanze, dai 1.500 alla maratona. Nessun’altra è come lei, è davvero un fenomeno".

Che rapporto hai con la fatica?
"È diventata una compagna di vita. Quando ti alleni tutti i giorni, anche due volte al giorno, ti ci abitui, impari a conoscerla e a gestirla. Un atleta si allena anche per riuscire a essere forte di testa, per riuscire a superarla. Non ho mai paura della fatica, neanche prima della gara. So che inevitabilmente arriverà, ma so anche di essere pronta per affrontarla".

C’è qualcos’altro che invece temi?
"La mia paura più grande è forse d’infortunarmi prima di una gara importante. Comunque, cerco di pensarci il meno possibile. Anche saper gestire i timori fa parte della preparazione di un atleta.

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FOTO: RUNNER'S WORLD


La mezza maratona dei Campionati Europei si correrà a Roma, nella tua città. Sarà un punto a tuo favore?
"Sarà la mia forza. Roma è la mia città, è nel mio cuore. Ci gareggio tantissimo e conosco tutte le strade, i sampietrini, le buche (ride, ndr). Sarà bellissimo, non vedo l’ora".

Delle nuove scarpe con piastra utilizzi due modelli: le Nike Vaporfly 3 e le Nike Alfa Fly 3. Ci spieghi come le scegli?
"Con le Nike Vaporfly ho un rapporto di lunga data. Mi ci sono sempre trovata bene e le ho sempre utilizzate in allenamento per correre i lunghi e in gara per la maratona. Le nuove Nike Alfa Fly 3 le ho invece usate per la prima volta nella mezza maratona di Napoli e mi hanno portato a fare il nuovo record italiano con un risultato cronometrico che non mi aspettavo. Devo ancora conoscerle bene, ma certo sono scarpe molto reattive e veloci".

Ci spieghi cos’è per te la corsa?
"La corsa è uno stile di vita. T’insegna ad affrontare la fatica e le difficoltà, a non darti mai per vinto, a cadere e rialzarti. T’insegna a lottare per raggiungere il tuoi obiettivi e t'insegna il valore che ha riuscire a raggiungerli".

Qual è il prossimo appuntamento in cui potremo vederti correre?
"La mezza maratona di Berlino il 7 aprile, una gara molto veloce, con tanta gente. Dopodiché andrò dritta verso gli Europei".