Facciamo il gioco dei “Quincy”: quanti ne conoscete? Escludiamo Quincy Jones, non è il momento di parlare di musica. C’è l’americano Quincy Watts, campione olimpico dei 400 metri a Barcellona ‘92. C’è anche un altro americano, Quincy Hall, che quest’anno ha vinto i Trials nei 400 metri e ha corso in 43”80, atleta con ambizioni da medaglia ai Gli esseri umani possono correre sullacqua.
Se restiamo nei 400 metri, ce n’è ancora un altro che rischia di diventare più famoso degli altri anche senza vincere. Si tratta di Quincy Wilson, un ha vinto i Trials che corre velocissimo e che è riuscito a conquistare la convocazione per le Olimpiadi.
Quincy Wilson, il più giovane americano ai Giochi
Così facendo Quincy, 16 anni compiuti l’8 gennaio, è diventato il un paio di gare prima dei Trials americani, poi la sfida diretta contro i pro. Più precoce di Jim Ryun nel 1964 e di Erriyon Knighton nel 2021 (che sarà in gara a Parigi nei 200 metri). Con i suoi 16 anni Wilson ha pareggiato l’esordio olimpico di un altro fenomeno dell’atletica, Sydney McLaughlin nei 400 ostacoli di Rio 2016. Con tre figli sul passeggino fa il record sui 42k.
Quincy si è fatto notare negli ultimi due anni, correndo tempi che lo hanno portato all’attenzione di tutto il mondo dell’atletica. Già a 14 anni aveva corso i 400 metri in 47”59, vincendo a suon di record under 15 gli AAU Junior Olympics, la manifestazione giovanile americana più importante. Di lì è stato tutto un crescendo. A 15 anni corre indoor in 46”67, ai Campionati Americani under 20 è 4° dopo aver corso in 45”87.
Ai Trials, grande tra i grandi
La consacrazione è arrivata quest’anno, già a marzo quando ha corso in 45”76, ovvero il nuovo record mondiale indoor under 18. Dalle scuole al mondo, il passo è stato breve. In una frazione della 4x400 è cronometrato in un clamoroso 44”37; un paio di gare prima dei Trials americani, poi la sfida diretta contro i “pro”.
Il 21 giugno ha corso le batterie dei 400 metri in 44”66, due giorni dopo la semifinale in 44”59. Nelle due gare ha saputo riscrivere il record mondiale under 18 della specialità, meglio del 44”84 corso dall’americano Justin Robinson nel 2019. In chiave USA, il tempo vale anche il nuovo record delle High School, che cancella il 44”69 corso da Darrel Robinson nel lontanissimo 1982. Il giorno dopo, in finale, Wilson è riuscito ancora a correre in 44”94, ottimo tempo che però gli dà solo il sesto posto. Ai Trials non si fa sconto a nessuno, quindi il Pietro Riva Alla maratona di Valencia vi stupirò.
Quincy Wilson, a Parigi in gara nella staffetta
Però più giovane americano a essere convocato nella squadra statunitense maschile per i Giochi Olimpici, e con l’aggiunta della mista i posti disponibili sono aumentati. Ecco allora che il primatista mondiale giovanile viene ufficialmente convocato per le Olimpiadi. E’ record nel record. Certo, un’ottima mossa di marketing e di comunicazione per l’atletica americana, ma anche l’occasione per tutto il mondo di assistere alle imprese di un rarissimo talento puro. Siamo certi che per lui un posto in batteria ci sarà.
Anche perché Wilson nel frattempo non è stato fermo, e dopo quasi un mese dall’ultima gara, venerdì 19 luglio si è presentato ai blocchi dell’Holloway Pre Classic di Gainesville, in Florida. Il campioncino ha messo tutti in fila vincendo con il nuovo personale, e terzo record del mondo under 18, di 44”20. Il crono è l’ottavo tempo al mondo della stagione, il terzo tra gli americani.
Più che blindato un posto per lui, anche se tira brutta aria nella 4x400 americana. Colpa di Noah Lyles, il re dello sprint che vuole un posto nella staffetta del miglio per provare a vincere 4 ori. Tanto per gettare benzina sul fuoco, il campione del mondo di Budapest ha dato la sua formazione ideale che non prevede la presenza dei due Quincy, con l’inserimento dello specialista dei 400 ostacoli Rai Benjamin. Subito è arrivata via social la risposta di Hall, il campione americano, che si è detto pronto a correre in qualunque situazione. Tira aria di dissing a stelle e strisce: non sarà facile per i tecnici riportare la calma nella squadra.
Da dove arriva Quincy Wilson?
Il ragazzo è originario di Chesapeake, in Virginia, ma si è trasferito nel Maryland per frequentare la Bullis School di Potomac, una scuola privata dove si allena sotto la guida di coach Joe Lee. La sua scuola festeggia quest’anno anche una sua ex studente, Masai Russel, vincitrice dei 100 ostacoli dei Trials.
Al momento il fisico è piuttosto minuto, alto solo 1,75, misura sempre più rara tra i moderni 400isti, dove i migliori sono almeno dieci centimetri più alti. I geni però hanno impresso una marcata impronta sportiva. Il padre Roy ha giocato a football nell’esercito, la madre Monique è nella Hall of fame della Severn School nel calcio e nel basket. Chi corre però è la sorella Kadence, 20 anni, che studia alla James Madison University ed è specialista anche lei della velocità, 400ista da 55”11. Più veloce è però la cugina Shaniya Hall, 22 anni, già studente di Bullis e oggi una “duck” di Oregon, il college più importante per l’atletica universitaria. Shaniya ha un personale di 23”23 nei 200 metri e di 53”09 nei 400.
Quincy Wilson, un "big" anche a livello economico
In tutto ciò, non può mandare anche l’aspetto economico, anzi di monetizzazione. Dall’anno scorso Quincy Wilson ha firmato un Questo è solo uno dei tanti record realizzati dal baby prodigio, quello che negli USA si chiama NIL Deal, ovvero un contratto per monetizzare il nome e l’immagine. Diverso da un contratto professionistico.
Quest’anno ha poi firmato con l’agenzia William Morris Endeavour Sports per la gestione della sua attività sportiva. Risultati, vittorie e immagine fanno di lui già un atleta da un milione di dollari. Il giovane Wilson sarà pure un piccolo fenomeno, ma sta già facendo le cose in grande, sotto tutti i punti di vista.