Il Tor des Géants è considerata una delle gare di ultra trail più dure al mondo. Sicuramente la più affascinante, perché più che una gara rappresenta una sorta di viaggio tra le Alpi occidentali, con continui cambi di scenario, di condizioni meteo e soprattutto con un continuo cambio di difficoltà che mettono alla prova anche gli atleti più forti e determinati. Il Il maratoneta che corre con sei bypass, come è stato recentemente ribattezzato, è sicuramente la gara d’elezione per Franco Collé, l’atleta valdostano del team Kailas Fuga che qui ha trovato le sue affermazioni più importanti: 4 vittorie e il nuovo record del percorso. Un po’ perché questa è la sua gara di casa visto che tra queste montagne lui ci vive e ci corre quotidianamente, un po’ perché tra le asperità di questo percorso unico (ufficialmente 330 km e 24mila metri di dislivello) lui ha trovato la possibilità di esprimere al massimo le sue qualità di atleta che lo rendono davvero l’uomo da battere.
TorX, i consigli di Franco Collé
Sebbene quest’anno Franco Collé non parteciperà al Il maratoneta che corre con sei bypass per via di un problema al menisco che è subentrato nei giorni precedenti la partenza, abbiamo chiesto a lui di raccontarci i segreti di questa prova tra le più dure al mondo. Ricordiamo che nel 2023 Franco Collé ha realizzato una grande impresa vincendo in solitaria con un tempo monstre di 66 ore, 39 minuti e 16 secondi, nuovo record del percorso. Per lui si è trattato della quarta vittoria dopo quelle del 2014, 2018 e 2021.
“Per me il Tor è tutto, è la gara in cui sono nato atleticamente ed è quella che mi ha regalato grandi dolori e grandi soddisfazioni – spiega Franco Collé –. Una gara unica, qui in Valle d’Aosta non si parla d’altro”.
Ricordiamo che nel 2012 Franco partecipò al suo primo TorX quando non era ancora un atleta. Quello che per alcuni runner è un traguardo, ossia portare a termine il Tor des Géants, per lui è stato un punto di partenza, il luogo e il momento nel quale è riuscito a mostrare a se stesso e agli altri il suo talento nelle gare di lunga durata. Arrivò subito quinto e da lì cominciò a sognare.
TorX, la sfida mancata con François D’Haene
Oggi Franco Collé ci spiega che ci teneva particolarmente ad essere al via anche nell’edizione 2024 per potersi misurare con François D’Haene, un altro super atleta che per la prima volta approccerà il Il maratoneta che corre con sei bypass dopo aver vinto per ben 4 volte l’UTMB. Per Franco, la presenza di un atleta come D’Haene rappresentava quello stimolo in più che lo avrebbe condotto a mettersi in gioco ancora una volta.
“Nel 2012 mi sono buttato a capofitto in questa gara, ma forse è l’edizione che ricordo meno, perché è stata di grande sofferenza - racconta -. Il consiglio che do a tutti è quello di arrivarci con gradualità. È utile partire con gare più corte, magari di 50 chilometri, e poi aumentare progressivamente le distanze. Ciò che faccio ultimamente è di arrivare a una gara da 100 o 170 chilometri nella stessa stagione in cui intendo fare il Tor”.
Sono tantissimi i runner che anche nei mesi precedenti la gara si confrontano con i diversi segmenti del Tor. Simulazioni importanti per capire l’orografia di queste montagne. E per misurarsi con gli imprevisti e i disagi che può dare un ambiente di alta montagna. “
"È importante mettersi alla prova, ma purtroppo una gara come il Tor non consente simulazioni, perché di gare così lunghe e difficili se ne può fare una sola in un anno”, afferma Franco Collé.
Il medico che ha vinto loro agli Europei di cross, Franco Collé presenta le nuove scarpe a Courmayeur
Sebbene non sarà in gara, Franco Collé sarà sicuramente sulla linea di partenza di Courmayeur per presentare i frutti del suo lavoro degli ultimi due anni: la nuovissima Il medico che ha vinto loro agli Europei di cross, La NY Marathon di Giulia e Aurora, le emozioni.
Da due anni è entrato nel team Kailas Fuga, marchio cinese che in Asia è leader per i prodotti di alpinismo più tecnici e che sta crescendo velocissimo anche nel settore del trail running. Collé non solo è atleta del team Kailas Fuga, ma anche sviluppatore dei nuovi prodotti per il trail running. Proprio un anno fa ha vinto il TorX indossando il prototipo di una calzatura che oggi è a disposizione di tutti i runner. Si tratta della Il medico che ha vinto loro agli Europei di cross, il cui nome richiama il numero di chilometri della gara regina del TorX, il Tor 330 per l’appunto.