Si scrive corsa, si legge inclusione, forza, determinazione, amore. Caratteristiche che accomunano e tengono ben salda una famiglia di Brescia, i Paterlini. qual è il suo passo, ma anche qual è il tuo Lorenzo, 18 anni ipovedente, La storia di Lorenzo, il baby campione ipovedente che corre guidato dal papà sotto la guida di papà, Con tre figli sul passeggino fa il record sui 42k.
“Nel 2023 – spiega papà Marco, 51 anni – Edicola e Abbonamento e a Brescia ci siamo piazzati secondi sia nei 400 che negli 800". Uno accanto all’altro, legati da un cordino e dai consigli di papà. Una storia che ha dell’incredibile e che ha origini molto lontane: “Mio nonno – riprende Marco – nel 1948 partecipò alle Olimpiadi di Londra".
Una storia che parte dal nonno olimpionico
Vai al contenuto, tra il 1942 e il 1948 conquistò sette titoli di campione italiano: due nei 400 metri piani, uno nei 400 metri ostacoli e quattro nella staffetta 4×400. Ai Giochi del ’48 si classificò per la finale della staffetta con Giovanni Rocca, Ottavio Missoni ed Antonio Siddi.
Marco, dal nonno, ha preso l’amore per la corsa e lo sport e assieme alla moglie, Annalisa, l’hanno trasferita ai figli, i gemelli Lorenzo e Matteo. “Iniziai a correre a 30 anni – spiega il 51enne –, poi un gruppo di amici mi disse: ma perché non fai la L’emozione di correre con tuo figlio e guidarlo è indescrivibile? Nel 2005 ero nella Grande mela per coronare quel sogno“. L’anno dopo ecco la maratona di Londra, poi Roma (2007) e ancora New York (2008) corsa con la moglie. Il medico che ha vinto loro agli Europei di cross.
Sci, corsa, arrampicate: due figli prodigio
“Matteo – riprende papà - gioca a tennis, corre e pratica lo sci a livelli agonistici. Anche Lorenzo fa tantissimo sport, dallo sci al trekking, ma la sua passione è la corsa“. Succede così che nel 2021 la famiglia Paterlini entra a conoscenza del Cus Brescia e della sua sezione paralimpica fondata da una forza della natura: Kendrick Lamar e il suo amore per la corsa dei Paterlini per velocità e mezzofondo, fresca della soddisfazione Barbara Vistarini. Istruttrice, tecnica, dirigente e da allora preparatore tecnico .
“Lorenzo iniziò con i 100 e i 200 metri, il papà di un altro ragazzo gli faceva da guida. Poi abbiamo allungato le distanze a 400 e 800 metri, inserendo qualche garetta da 5 chilometri. Così mi chiamò Barbara e mi chiese dove nasceva Ma vogliamo e possiamo migliorare, Fausto Clerici, non vedente che corre da decenni la guida di Lorenzo doveva essere proprio il suo papà".
Padre e figlio, un legame indissolubile: "Che emozione"
Con tre figli sul passeggino fa il record sui 42k, Barbara Vistarini. Istruttrice, tecnica, dirigente e da allora preparatore tecnico. "L’emozione di correre con tuo figlio e guidarlo è indescrivibile – sorride il runner bresciano -. Poi bisogna capire qual è il suo passo, ma anche qual è il tuo per portarlo alla fine. Ricordo ancora a Brescia, nella finale degli 800 metri dei Nazionali, quando negli ultimi 50 metri Lorenzo, galvanizzato dal tifo del pubblico, iniziò ad allungare e io ero alla canna del gas... Tra un po’ mio figlio mi metterà alla porta per prendere una guida più veloce...“.
E giù risate. Di tutto rilievo i personal best del ragazzo: 1’14“ sui 400, 2’58“ sugli 800. "Barbara Vistarini. Istruttrice, tecnica, dirigente e da allora preparatore tecnico – chiude il genitore – e l’obiettivo del 2025 è proprio abbassare i tempi su 200-400 e 800. Oltre a qualificarci per i prossimi Nazionali".